CERCA LA TUA NEWS

domenica 31 agosto 2025

Fdi contro Di Cesare: “Ha esaltato le Br, la sinistra ritiri la sua candidatura in Calabria”. Tridico: “Atto intimidatorio”

La possibile candidatura di Donatella Di Cesare con il centrosinistra alle Regionali in Calabria scatena Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni ha infatti attaccato la professoressa di Filosofia teoretica alla Sapienza di Roma e firma del Fatto. Il motivo? Un vecchio tweet, scritto dalla docente dopo la scomparsa della ex Br Barbara Balzerani. “La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malinconia un addio alla compagna Luna”, aveva scritto in quell’occasione Di Cesare, prima di rimuovere il post a causa delle roventi polemiche che si erano scatenate. In quell’occasione la professoressa si era detta “sconcertata” per gli attacchi ricevuti, ricordando di essere stata sempre “lontana da ogni forma di violenza”.

Quella frase dedicata a Balzerani, però, adesso viene usata da Fdi per attaccare l’ipotesi di candidatura della filosofa con il Movimento 5 stelle, nelle liste a sostegno di Pasquale Tridico. “Ha esaltato le Brigate Rosse, sinistra ritira la sua candidatura”, si legge in una card diffusa sui social dagli account del partito di Meloni. “Ritengo che sia impensabile candidare chi ricorda con malinconia quella che fu non una rivoluzione, come scrisse la stessa Di Cesare, ma una delle stagioni più drammatiche della storia repubblicana. Ne va del rispetto delle vittime del terrorismo e delle loro famiglie. Le istituzioni democratiche si fondano sulla memoria condivisa e sul rispetto delle vittime di quelle stagioni di odio e di violenza, oltre che sui valori della libertà e della democrazia in cui è evidente che le Br non si sono mai riconosciute. Ogni scelta politica dovrebbe riflettere tali valori con responsabilità e senso delle istituzioni, e non ammiccare agli estremismi per racimolare consenso”, attacca pure Wanda Ferro, deputata di Fratelli d’Italia e coordinatrice regionale in Calabria.

Per difendere Di Cesare è intervenuto direttamente il candidato governatore Tridico. “Sono stupito e sconcertato dagli attacchi di Fratelli d’Italia contro Donatella Di Cesare, filosofa, pacifista e femminista, presa di mira utilizzando un vecchio tweet stravolto per attribuirle tesi mai sostenute e parole mai pronunciate. Che un partito di governo arrivi a mettere nel mirino una cittadina, la cui candidatura non è stata nemmeno ufficializzata, è un atto intimidatorio che mina la nostra democrazia. E dovrebbe preoccupare tutti”, scrive su Facebook l’ex presidente dell’Inps. “Donatella Di Cesare – ricorda- ha sempre preso le distanze da ogni forma di violenza, scegliendo invece -come tante donne della sua generazione- di abbracciare il femminismo. Vorrei ricordare a Fratelli d’Italia che, mentre si accanisce contro una donna libera che parla di pace, diritti e giustizia sociale, insieme a Lega e Forza Italia hanno candidato presidente un indagato per corruzione. Questa è l’ipocrisia del centrodestra: montare un caso su un tweet , mentre chiedono ai cittadini di affidarsi a chi deve ancora chiarire la propria situazione giudiziaria. Noi continueremo a parlare di lavoro, sanità, giovani e futuro. Non di campagne d’odio“.

Difende la professoressa anche Mimmo Lucano. “Da che pulpito viene la predica. Alla vigilia della campagna elettorale per le regionali in Calabria, dai profili social di Fratelli d’Italia leggo un attacco alla professoressa e amica Donatella Di Cesare accusata dal partito della Meloni di offendere la storia della Nazione solo perché aveva espresso un ricordo umano nei confronti di Barbara Balzarani, il giorno della sua morte. A proposito di storia del nostro Paese, non mi pare che Fratelli d’Italia abbia mai preso le distanze dai periodi più bui del fascismo e dello stragismo nero”, ricorda l’europarlamentare di Alleanza Verdi Sinistra e sindaco di Riace.

L'articolo Fdi contro Di Cesare: “Ha esaltato le Br, la sinistra ritiri la sua candidatura in Calabria”. Tridico: “Atto intimidatorio” proviene da Il Fatto Quotidiano.



from Movimento 5 Stelle – Il Fatto Quotidiano https://ift.tt/xRNMfIW
via IFTTT

sabato 30 agosto 2025

Il M5s dona un milione di euro per Gaza: i fondi dal taglio degli stipendi degli eletti, via libera degli attivisti

Il M5s ha deciso di destinare un milione di euro delle restituzioni dei parlamentari e dei consiglieri regionali in aiuti alla popolazione di Gaza. L’iniziativa, annunciata venerdì dal leader Giuseppe Conte, è stata approvata dagli iscritti al Movimento 5 stelle mediante lo strumento della consultazione in rete. Hanno partecipato alla votazione in oltre 25mila, circa un quarto degli aventi diritto, e l’esito è stato plebiscitario: 24.479 sì. La donazione andrà all’iniziativa dell’associazione Music for Peace che, in collaborazione con altre organizzazioni, si unirà alla Global Sumud Flotilla, in partenza proprio verso la Striscia di Gaza.

Il fondo da cui il M5s attinge per la donazione è quello in cui vengono appunto raccolti i soldi che gli eletti Cinquestelle si tagliano dal loro stipendio. Il progetto, ha spiegato lo stesso Conte su Fb, “comprende aiuti umanitari e generi alimentari per la popolazione stremata di Gaza”. “Dovete essere voi iscritti e attivisti a decidere”, ha spiegato il leader. Il voto si è tenuto dalle 10 alle 22 di ieri e ha dato il via libera.

“Nella striscia di Gaza – ha scritto Conte presentato la proposta – continuano le plateali e sistematiche violazioni del diritto internazionale umanitario da parte del governo criminale di Netanyahu nei confronti del popolo palestinese. Siamo ormai al cospetto di una gravissima emergenza umanitaria. Abbiamo deciso di dare un aiuto concreto alla popolazione stremata dalla guerra e dalla carestia“. “Per questa finalità, nell’ambito delle iniziative di carattere nazionale destinate ad alleviare la crisi umanitaria della popolazione palestinese a Gaza – aggiunge – proponiamo di aderire all’iniziativa dell’associazione Music for Peace che, in collaborazione con altre organizzazioni, si unirà alla Global Sumud Flotilla, che ha avviato una raccolta urgente di aiuti umanitari da portare alla popolazione palestinese”.

L'articolo Il M5s dona un milione di euro per Gaza: i fondi dal taglio degli stipendi degli eletti, via libera degli attivisti proviene da Il Fatto Quotidiano.



from Movimento 5 Stelle – Il Fatto Quotidiano https://ift.tt/A7m452P
via IFTTT

sabato 23 agosto 2025

Calabria, Tridico candidato: l’ufficialità dal tavolo del centrosinistra. Con lui un “campo larghissimo” da Iv ai comunisti

Pasquale Tridico è il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali in Calabria del 5 e 6 ottobre. L’ufficialità, come atteso, è arrivata dal tavolo dei segretari regionali dei partiti della coalizione, riunito sabato nella sede del Pd a Lamezia Terme: a dare il via libera sostanziale, però, erano già stati i leader nazionali – Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni – che si erano riuniti in videoconferenza giovedì mattina, il giorno dopo l’annuncio della disponibilità di Tridico (negata fino all’ultimo momento). A sostenere l’ex presidente Inps, ora capodelegazione del Movimento 5 stelle al Parlamento europeo, sarà un “campo larghissimo” composto da ben 12 forze: Pd, M5S, Avs, Psi, Federazione Riformista, Italia viva, Azione, +Europa, Pri, Mezzogiorno federato, Rifondazione comunista e Demos. I sondaggi riservati danno Tridico come l’unico candidato capace di battere Roberto Occhiuto, il governatore uscente di Forza Italia, dimissionario dopo l’indagine a suo carico per corruzione, che si ripresenta cercando una nuova legittimazione popolare.

Il leader del Pd calabrese, il senatore Nicola Irto, parla dell’accordo raggiunto come di “un dato politico straordinario“: “Mettere assieme 12 sigle, 12 partiti attorno a una candidatura, attorno a un programma, è un segnale di unità larghissima. Noi abbiamo fatto tesoro degli errori del passato. Si arriva a un centrosinistra larghissimo e unito, per battere la destra, che sta pensando solo ed esclusivamente al potere e non ai bisogni dei calabresi. Pasquale Tridico è riuscito a trovare il consenso di tutte le forze del centrosinistra perché è una figura tecnica che viene vista un po’ anche fuori quota rispetto ai partiti. Una persona che è riuscita, nella sua storia, a porsi al di là dei partiti. Per questo tutti gli hanno attribuito la riconoscibilità di candidato che può raccogliere il consenso anche di forze politiche molto diverse tra di loro“, afferma.

Sulla stessa linea Ferdinando Pignataro, segretario calabrese di Sinistra italiana (che fino all’ultimo ha rivendicato il candidato, proponendo il sindaco di Corigliano Flavio Stasi): “La cosa più importante è una larga unità a sostegno del candidato presidente, a differenza del recente passato. Questa è una coalizione per l’alternativa e il cambiamento di una regione che vive da decenni un disagio economico e sociale che non ha pari nei territori di tutta Europa”, dice all’agenzia AdnKronos.

L'articolo Calabria, Tridico candidato: l’ufficialità dal tavolo del centrosinistra. Con lui un “campo larghissimo” da Iv ai comunisti proviene da Il Fatto Quotidiano.



from Movimento 5 Stelle – Il Fatto Quotidiano https://ift.tt/RhGXsd1
via IFTTT

mercoledì 20 agosto 2025

Calabria, Conte ufficializza la proposta di Tridico candidato governatore: “È a disposizione con Orrico e Baldino”

Il Movimento 5 stelle “mette a disposizione dell’intera coalizione” la candidatura di Pasquale Tridico a governatore della Calabria. Lo ufficializza il leader del partito Giuseppe Conte, in una nota in cui smentisce le “indiscrezioni di stampa” sul fatto che la disponibilità a correre dell’eurodeputato ed ex presidente Inps alle Regionali del 5 e 6 ottobre “sarebbe fittizia“. “Voglio essere chiaro: questo non è il mio personale modo di agire né quello del M5s, che quando siede ai tavoli di coalizione opera in modo lineare e trasparente“, rivendica Conte. Tridico, scrive, è “una personalità ampiamente apprezzata che, in una logica di servizio, offriamo come una preziosa risorsa ai cittadini calabresi. Insieme a lui, come già anticipato ai tavoli di coalizione, ci sono le candidature – parimenti autorevoli – di Vittoria Baldino e Anna Laura Orrico“, entrambe deputate calabresi alla seconda legislatura.

“Da qui si partirà con le altre forze di coalizione per scegliere insieme – oltre al programma migliore – anche la candidatura ritenuta più adatta ad interpretarne le necessità di cambiamento”, aggiunge Conte. “Questa”, conclude, “è una grande opportunità per una terra e una comunità spesso trascurate e tutti gli esponenti del M5s hanno ben chiara l’opportunità che si ha oggi di voltare pagina”. Negli ultimi giorni era sembrato che la candidatura di Tridico fosse tramontata in favore di quella di Baldino, meno apprezzata dagli alleati. Ora l’uscita di Conte rimescola le carte: l’eurodeputato è considerato il nome più forte a disposizione del campo largo per sfidare Roberto Occhiuto, il ricandidato governatore uscente del centrodestra, dimessosi per cercare una nuova legittimazione popolare dopo l’indagine a suo carico per corruzione. In campo per ora c’è anche il candidato lanciato da Sinistra italiana, il sindaco di Corigliano Flavio Stasi, che però potrebbe ritirarsi se le chance di vittoria dei progressisti diventassero concrete.

L'articolo Calabria, Conte ufficializza la proposta di Tridico candidato governatore: “È a disposizione con Orrico e Baldino” proviene da Il Fatto Quotidiano.



from Movimento 5 Stelle – Il Fatto Quotidiano https://ift.tt/a9ZWXDG
via IFTTT

martedì 19 agosto 2025

Reddito di cittadinanza, salario minimo e chiusura del rigassificatore: i 23 punti dell’accordo Giani-M5s in Toscana

Reddito di cittadinanza regionale, riduzione dell’orario di lavoro, chiusura del rigassificatore di Piombino. Ci sono alcuni totem del Movimento 5 stelle nel patto di coalizione in 23 punti siglato tra i pentastellati e il Pd per il sostegno alla ricandidatura di Eugenio Giani, governatore dem uscente, alle Regionali del 12 e 13 ottobre. Il documento, intitolato “Progetti e obiettivi per un accordo di coalizione”, è stato firmato lunedì a Firenze dopo il via libera arrivato dalla base del Movimento lo scorso 7 agosto: a sottoscriverlo, oltre a Giani, il segretario del Pd toscano Emiliano Fossi, la vicepresidente del M5s Paola Taverna e la coordinatrice regionale Irene Galletti. Il primo punto citato è il “Patto per la legalità e la buona amministrazione”, da promuovere “come primo atto deliberato dalla nuova Giunta regionale”: il Movimento, si legge, “sottoscrive e chiede alle forze di coalizione di sottoscrivere un protocollo vincolante per il rafforzamento dei presidi di legalità, trasparenza e correttezza amministrativa, e di farne un elemento qualificante dell’azione di tutte le forze politiche”.

Al punto 2 ecco la proposta per reintrodurre in versione regionale il Reddito di cittadinanza, la riforma sociale simbolo del M5s abolita dal governo Meloni: “La Toscana, terra di diritti e solidarietà, si impegnerà per l’adozione di interventi integrativi rispetto al sistema nazionale Adi (Assegno di inclusione), che si è rivelato insufficiente a sopperire alla crisi sociale in corso”, concordano gli alleati. Ancora a proposito di lavoro, “la Regione si farà promotrice di studi, ricerche e interventi per favorire, per il suo personale diretto e per i soggetti privati, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e la riduzione della settimana lavorativa”. Al punto 3 c’è l’impegno a “garantire un salario minimo orario legale di almeno nove euro lordi“, già previsto per gli appalti pubblici da una legge regionale che però il governo ha recentemente impugnato alla Corte costituzionale. In questo senso, i partiti individueranno “il dettato normativamente più adeguato e conforme” per superare l’impugnativa, prevedendo nel frattempo “criteri premianti nelle gare regionali pubbliche per le imprese che rispettano tale soglia retributiva”.

Nel programma anche la “chiusura del rigassificatore di Piombino” e l’impegno a “pervenire a una intesa, chiara e organica, sui nuovi impianti”. Si legge poi che l’eventuale giunta Giani-bis dovrà “attivarsi al fine di interrompere l’iter per la realizzazione della base Nato a Rovezzano“, un quartiere di Firenze, “e cercare soluzioni alternative maggiormente sostenibili a livello ambientale, razionalizzando e valorizzando le caserme attualmente presenti sul territorio toscano e a zero consumo di suolo“. Tra gli altri punti condivisi il raddoppio della linea ferroviaria Pisa-Firenze, il perseguimento di un modello di turismo sostenibile e riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Con il M5s, ha detto Giani ai Giornalisti, “abbiamo vissuto negli ultimi mesi un impegno comune: pensate a quello che è stata la legge sul fine vita medicalmente assistito (a sua volta impugnata dal governo, ndr) o proprio alla legge sul salario minimo, all’impegno sulla Toscana diffusa che riecheggia in tanti punti del programma. In tutti questi punti”, afferma il governatore, “troveremo la possibilità di un contributo all’intera coalizione“.

L'articolo Reddito di cittadinanza, salario minimo e chiusura del rigassificatore: i 23 punti dell’accordo Giani-M5s in Toscana proviene da Il Fatto Quotidiano.



from Movimento 5 Stelle – Il Fatto Quotidiano https://ift.tt/LedglmP
via IFTTT

lunedì 11 agosto 2025

Toninelli si scaglia contro Conte: “M5s sostiene Giani in Toscana? Movimento finito, sparirà nell’accozzaglia del campo largo”

Danilo Toninelli, ex ministro dei Trasporti e tra i pochi dissidenti rimasti nell’area grillina, attacca duramente la scelta del M5s di appoggiare Eugenio Giani alle prossime regionali in Toscana. Nella trasmissione Controinformazione, su Radio Cusano Campus, l’ex esponente pentastellato definisce “un colpo di coda” la consultazione online che ha sancito il via libera al sostegno al governatore uscente, rieletto con il meccanismo di Skyvote dopo 48 ore di votazioni tra gli iscritti.

“La base del M5s ha deciso per il campo largo alle regionali della Toscana a sostegno di Eugenio Giani? Il discorso è molto complesso – afferma Toninelli – Io sono favorevolissimo e dico alleluia al fatto che Giuseppe Conte si sia ricordato ogni tanto di che cosa è stato il Movimento 5 Stelle. Ha deciso la base, quindi gli iscritti, quelli che sputano sangue sul territorio e che fanno politica totalmente gratuitamente”.
L’ex ministro accusa Conte di aver deciso per il voto online troppo tardi: “Se tu arrivi a poche settimane dal voto, metà di quelli sul territorio ti dicono che non sono d’accordo perché hanno fatto cinque anni di opposizione e hanno messo in fila tutti i motivi concreti per cui Giani è assolutamente invotabile. Alla fine ti trovi a non saper più che cosa fare e utilizzi lo strumento che era la spina dorsale del M5s, cioè la votazione online degli iscritti, come unica via di fuga“.

Per Toninelli, la scelta avrà effetti devastanti sul piano elettorale e organizzativo: “Quelli che hanno votato contro in Toscana se ne andranno, non faranno probabilmente campagna elettorale, non tanto perché sono andati sotto nel voto online, quanto perché si è arrivati a un punto di lacerazione tale che il M5s prenderà il 2% nelle Marche, scusate, il Partito di Conte, perché non è più il M5s se non solo come schizzo grafico. Il simbolo sarà nascosto in un’accozzaglia di coalizioni e pochi si accorgeranno del risultato. Se vincerà Giani, diranno che hanno vinto tutti, incluso il M5s, nonostante sia scomparso“.

L’ex ministro nega che si possa ancora parlare di “base” grillina: “Pochi anni fa, nel 2018, il Movimento prese il 35%. Oggi viene dato al 10-12%, stando all’opposizione di Meloni e Salvini, e rido con le lacrime agli occhi. Non c’è più una base, è diventato un partito d’opinione. Metà di questi pochi elettori sono ex sostenitori storici, l’altra metà è chi si è innamorato di Conte ai tempi del Covid. Ma 2.500 votanti in una regione grande come la Toscana significano che non si può più parlare di base”.
Conte, accusa Toninelli, “utilizza questo simbolo con la sua storia gloriosa per ottenere un beneficio personale: diventare il futuro candidato del campo progressista. Questa è la misera verità che pochi come me hanno il coraggio di dire”.

Sul “campo largo”, il giudizio è tranchant: “Per me una coalizione funziona in base a quello che fa dopo la vittoria. Questi signori qua invece si uniscono per battere il centrodestra brutto e cattivo, ma se vincono fanno esattamente come il centrodestra brutto e cattivo. Io non vado a votare, perché tanto so che anche chi va a votare può scegliere solo tra i peggiori. È una coalizione fatta per occupare poltrone e spartirsi il potere, moltiplicando le poltrone. Cosa otteniamo? Nulla”.

Toninelli, infine, ricorda come in passato il M5s trovasse soluzioni alternative: “Quando ti definisci una forza politica post ideologica, vai oltre l’ideologia progressista e conservatrice e guardi alle idee. Noi creammo il contratto di governo, lo fanno in Germania da decenni. Metti nero su bianco cosa farai in caso di vittoria, ti vincoli e poi la gente ti misura su quello che hai mantenuto. Questa dovrebbe essere la politica, no?”.

L'articolo Toninelli si scaglia contro Conte: “M5s sostiene Giani in Toscana? Movimento finito, sparirà nell’accozzaglia del campo largo” proviene da Il Fatto Quotidiano.



from Movimento 5 Stelle – Il Fatto Quotidiano https://ift.tt/KYX87hU
via IFTTT

venerdì 8 agosto 2025

Appoggiando Giani in Toscana, il M5s accelera verso lo stagno del centrosinistra

Con i 1.538 iscritti che dicono “sì” al sostegno al candidato del Pd alla presidenza della Regione Toscana, Giani, e che battono i 1.030 “no”, accelera la traiettoria di “normalizzazione” del M5S, ormai definitivamente intrapresa, e che fa di questo soggetto politico un cespuglio in più nel centrosinistra, come evidente da un po’.

Il centrosinistra in questo Paese è quello che involontariamente l’ex presidente della Commissione Paesaggio di Milano, Marinoni, aveva descritto all’ex assessore all’Urbanistica del Comune finito al centro dell’inchiesta “Grattacieli Puliti”: neoliberismo con una “spolverata di sociale”.

Il M5S ha deciso di governare la Toscana insieme a quello stesso Giani e a quelle stesse forze politiche – Pd, Azione, Italia Viva di Renzi – di cui è stato all’opposizione fino a oggi. Lo stesso Giani che aveva accettato senza colpo ferire la costruzione di una base militare nel Parco di San Rossore e a Pontedera. Spesa prevista 520 milioni. Giani che addirittura aveva proposto e ottenuto la collocazione di parte della base a Pontedera. Giani che nell’aprile 2022 a una domanda sulla costruzione della base militare, rispondeva: “C’è una guerra e non possiamo ragionare come prima”. Ha scelto tra l’altro di farlo da socio di minoranza. E in politica i rapporti di forza sono quelli che contano in ultima istanza. Parafrasando Luca Carboni che cantava “Bologna è la regola”, potremmo dire che per il M5S è la Toscana a essere una regola.

Nelle Marche, che andranno al voto il 28 e 29 settembre, il M5S sosterrà la candidatura di Matteo Ricci, anch’egli esponente del Pd. L’ex sindaco di Pesaro è indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta “Affidopoli”, presunti affidamenti irregolari di incarichi pubblici. Ma soprattutto – visto che mai abbiamo pensato che la politica debba essere prona alle aule dei tribunali – è partecipe di un modello di gestione del potere territoriale tutt’altro che trasformativo.

In Puglia, Conte ha ribadito l’assoluta disponibilità del Movimento ad appoggiare la candidatura dell’ex sindaco di Bari, oggi europarlamentare, Antonio Decaro. Anche lui scuola Pd. Lo stesso Decaro che mercoledì 12 marzo, meno di cinque mesi fa, ha votato “sì” al ReArm Europe, il piano che deve mobilitare 800 miliardi di euro per il riarmo continentale. Ma i temi della guerra e del riarmo non dovrebbero essere discriminanti invalicabili? Se alla fine Decaro dovesse recedere dai propositi di candidatura lo farà per non avere tra i piedi figure ingombranti come Emiliano e Vendola, non per dubbi e critiche – mai pervenuti – del M5S.

Infine la Campania. Il M5S propone da tempo la candidatura dell’ex presidente della Camera Roberto Fico. Per farla finita con dieci anni di governo di Vincenzo De Luca? A dire il vero anche no, visto che, a oggi, De Luca farebbe parte della coalizione di centrosinistra, forse addirittura con due liste, la promessa di assessorati pesanti – tra cui si vocifera di quello alla Sanità, settore che pesa per il 60-70% del bilancio regionale – e di una certa continuità amministrativa. L’eventuale candidatura di Fico in sostanza non scalfirebbe più di tanto il sistema di potere deluchiano, pur indebolito dall’impossibilità di una continuità diretta. Parliamo del sistema di potere che può vantare frontman del calibro del re delle “fritture” Alfieri, oggi agli arresti. In fondo lo stesso Conte ha affermato che il M5S non sarà preda di “furia iconoclasta”…

Se il M5S era nato per sconquassare gli assetti di potere in Italia, oggi corre sempre più rapidamente verso lo stagno del centrosinistra. Quello in cui puoi al massimo giocare a spruzzare, di tanto in tanto, un po’ di sociale. A maggior ragione serve un campo popolare che non si limiti a mettere in questione un singolo nome, a operazioni di maquillage o a imbellettare il “terrore” neoliberista che continua ad affossare la maggioranza della popolazione. Serve un campo popolare autonomo e indipendente dall’ultradestra al governo nazionale e dal centrosinistra, comprensivo di cespugli, al governo territoriale, dal punto di vista politico, culturale e ideologico, prima ancora che da quello elettorale.

È il campo che stiamo provando a costruire come Potere al Popolo!, insieme al sindacalismo che dà battaglia e ha il coraggio di farlo anche su questioni tutt’altro che corporative – vedi i portuali di Genova e la loro battaglia contro l’Italia che diviene “piattaforma logistica” della guerra; ai giovani protagonisti dell’intifada studentesca contro le complicità istituzionali con il genocidio israeliano; ai movimenti di lotta per la casa che, ad esempio, a Milano sono stati tra i primi a mettere in discussione il modello speculativo trasversale di “mani sulla città”; ai singoli e alle associazioni che si oppongono al riarmo e al regime di guerra, oggi promosso trasversalmente dal complesso militare-industriale di cui i governi europei di ogni colore (ultradestra alla Meloni, destra tradizionale alla Merz, estremo centro liberista alla Macron, socialdemocrazia alla Sanchez), seppur con accenti diversi, sono portavoce.

Se non vogliamo morire di “malminorismo” (o “menopeggismo”) è questa l’unica strada possibile.

L'articolo Appoggiando Giani in Toscana, il M5s accelera verso lo stagno del centrosinistra proviene da Il Fatto Quotidiano.



from Movimento 5 Stelle – Il Fatto Quotidiano https://ift.tt/30omkGW
via IFTTT

“Si è divertita coi vitalizi? Tra poco non si divertirà più”: la lettera con le minacce alla deputata M5s Vittoria Baldino

“Vittoria si è divertita coi vitalizi? Tra poco non si divertirà più”. Sono le parole scritte a mano su una lettera minatoria destinata a Vittoria Baldino, deputata del Movimento 5 Stelle. Le minacce sono arrivate al comune di Paludi (Cosenza), dove il padre della parlamentare, Domenico Baldino, è sindaco. L’episodio è stato subito denunciato ai carabinieri di Corigliano-Rossano. “Se qualcuno pensa che basti una minaccia per farci arretrare, sappia che non solo ha mancato il bersaglio, ma che ha ottenuto l’effetto opposto. Oggi sono ancora più convinta che siamo sulla strada giusta”, ha dichiarato all’agenzia Ansa la deputata dei 5 Stelle. La parlamentare è stata in prima fila nella battaglia contro i vitalizi degli ex parlamentari: è tra i membri del collegio che ha confermato i tagli.

“Se qualcuno pensa di intimorire il M5S e di fermare la nostra battaglia contro certi privilegi così, si sbaglia di grosso” ha aggiunto il leader Giuseppe Conte in un messaggio di sostegno a Baldino. “Un gesto da vigliacchi – aggiunge l’ex premier -. La abbracciamo con tutta la forza del Movimento 5 Stelle. Non ci fermate”.

Solidarietà alla deputata è arrivata anche da Roberto Occhiuto (Forza Italia), presidente dimissionario della Regione, che parla di una “vile e ignobile lettera minatoria ricevuta. Ogni forma di intimidazione e di odio va respinta con fermezza. La democrazia vive di confronto, mai di minacce”. Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha espresso un messaggio di solidarietà esprimendo “la più ferma condanna per simili gesti, nella certezza che non riusciranno a condizionare il libero svolgimento dell’attività politica e istituzionale”.

L'articolo “Si è divertita coi vitalizi? Tra poco non si divertirà più”: la lettera con le minacce alla deputata M5s Vittoria Baldino proviene da Il Fatto Quotidiano.



from Movimento 5 Stelle – Il Fatto Quotidiano https://ift.tt/bTR5UF3
via IFTTT

giovedì 7 agosto 2025

Toscana, dagli iscritti M5s via libera al sostegno a Giani: 1.538 a favore su 2.568 votanti

Gli iscritti al Movimento 5 stelle in Toscana hanno scelto di “verificare se vi siano le condizioni per prendere parte alla coalizione promossa dal Partito democratico” a sostegno della ricandidatura del governatore Pd Eugenio Giani alle elezioni regionali in programma in autunno. La consultazione sulla piattaforma SkyVote, decisa dal leader Giuseppe Conte per risolvere la spaccatura nella base, si è decisa con una maggioranza molto stretta: dei 2.568 partecipanti (su 5.202 aventi diritto) 1.538 si sono espressi per l’apertura a Giani, mentre in 1.030 hanno votato perché il Movimento corresse da solo. Il sondaggio è rimasto aperto dalle 21 di mercoledì 6 agosto alle 18 di giovedì 7.

L’accordo politico tra i partiti era stato trovato da tempo, ma a livello territoriale diversi gruppi (tra cui quelli di Livorno, Carrara ed Empoli) avevano espresso la propria contrarietà. “La prospettiva, avallata dal Partito democratico, di ricandidare il presidente uscente, Eugenio Giani, che ha perseguito indirizzi e azioni politiche che, dall’opposizione, il Movimento 5 stelle ha fortemente avversato, è emersa come un serio ostacolo rispetto a una soluzione unitaria“, era il messaggio pubblicato sul sito del Movimento nel post dedicato al voto online. “Rimanendo, allo stato, una forte contrapposizione tra coloro che ritengono che non vi siano le condizioni per entrare a far parte della coalizione politica che si è formata nell’area progressista e coloro che invece ritengono percorribile questa soluzione, con il corredo di alcune essenziali garanzie, appare ragionevole che la decisione finale sia rimessa alla intera comunità territoriale del Movimento”, si legge.

Nelle scorse settimane Conte aveva chiesto “forti segnali di rinnovamento” per entrare in coalizione, per poi prendere atto che la comunità del Movimento era “lacerata” e decidere quindi per la consultazione online. Il quesito su cui hanno votato gli iscritti recitava così: “Alle elezioni regionali che si svolgeranno in Toscana nel 2025 pensi che il MoVimento 5 Stelle debba partecipare da solo oppure pensi sia meglio verificare se vi siano le condizioni per prendere parte alla coalizione promossa dal Partito democratico in contrapposizione alla coalizione di centro-destra, conferendo mandato ai vertici del Movimento per concludere, per iscritto, un accordo chiaro che integri tutti i progetti e gli obiettivi strategici, quali emersi nel corso delle riunioni e assemblee territoriali svolte nelle scorse settimane?”.

L'articolo Toscana, dagli iscritti M5s via libera al sostegno a Giani: 1.538 a favore su 2.568 votanti proviene da Il Fatto Quotidiano.



from Movimento 5 Stelle – Il Fatto Quotidiano https://ift.tt/SvZIsM1
via IFTTT

mercoledì 6 agosto 2025

Deputati M5s si vestono da bandiera della Palestina in Aula: “Vi siete voltati dall’altra parte, siamo oltre il genocidio”

Hanno indossato giacche e maglie di colore verde, bianco, rosso e nero, formando, a seconda di come erano seduti nei banchi, la bandiera della Palestina. Così i deputati del Movimento 5 stelle, durante il Question time alla Camera nel quale hanno interrogato il Governo sul mancato riconoscimento dello Stato della Palestina, hanno mostrato il loro supporto a Gaza. “Questa bandiera non la esponiamo perché ce la strappereste. La indossiamo sulla nostra pelle, perché questa oggi è la bandiera della libertà. Voi siate colpevoli di aver stretto la mano sporca di sangue di Netanyahu, di aver sostenuto Israele, di non essere stati umani”, ha detto intervenendo in Aula il capogruppo pentastellato Riccardo Ricciardi, sottolineando che il governo “si è voltato dall’altra parte” e che, ormai, “siamo oltre il genocidio”.

L'articolo Deputati M5s si vestono da bandiera della Palestina in Aula: “Vi siete voltati dall’altra parte, siamo oltre il genocidio” proviene da Il Fatto Quotidiano.



from Movimento 5 Stelle – Il Fatto Quotidiano https://ift.tt/Atr0bKF
via IFTTT

martedì 5 agosto 2025

Regionali Toscana, Conte fa votare la base M5s sul sostegno a Giani: “Decidano gli iscritti”

Delegare al voto degli iscritti la scelta sull’appoggio del Movimento 5 stelle al candidato del Pd in Toscana, Eugenio Giani. È questa la proposta avanzata da Giuseppe Conte lunedì sera durante la riunione con i coordinatori e gli eletti toscani.

Un incontro online lungo e difficile, in cui in tanti hanno ribadito dubbi e riserve sul sostegno al presidente della Regione uscente Giani, riformista dem che pure nei giorni scorsi ha aperto a molti dei punti di programma del M5s. Ma la base era e resta inquieta come aveva testimoniato giorni fa il comunicato contrario all’intesa di diversi gruppi territoriali. Così ecco la mossa di Conte, che auspica l’accordo, anche per rafforzare l’asse nazionale con il Pd e per avere meno problemi su altre partite regionali – Campania e Calabria – ma che non vuole un bagno di sangue politico sui territori. Così ecco il voto, che dovrebbe svolgersi entro due o tre giorni.

L'articolo Regionali Toscana, Conte fa votare la base M5s sul sostegno a Giani: “Decidano gli iscritti” proviene da Il Fatto Quotidiano.



from Movimento 5 Stelle – Il Fatto Quotidiano https://ift.tt/YLExKrq
via IFTTT