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venerdì 21 settembre 2018

Reddito di cittadinanza, Di Maio corregge Tria: “E’ rivolto solo agli italiani”

Di Maio corregge Tria sul reddito di cittadinanza. Dopo la spiegazione fornita giovedì durante il Question Time al Senato, in cui il ministro dell’Economia ha ribadito che, nel rispetto della Costituzione e della legge italiana, il reddito di cittadinanza sarà rivolto anche ai cittadini stranieri presenti regolarmente sul nostro territorio, il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ha ribattuto, durante un’intervista a Radio Anch’io su Radio 1, che il provvedimento sarà rivoltò solo ai cittadini italiani.

Il clima torna a farsi teso in seno all’esecutivo Cinque Stelle, dopo la frecciata lanciata dal leader M5S dalla Cina, pochi giorni fa: “Nessuno ha chiesto le dimissioni del ministro Tria – aveva assicurato -, ma pretendo che il ministro dell’Economia di un governo del cambiamento trovi i soldi per gli italiani che momentaneamente sono in grande difficoltà. Gli italiani in difficoltà non possono più aspettare, lo Stato non li può più lasciare soli e un ministro serio i soldi li deve trovare”. Parole che erano suonate come un ordine al titolare dell’Economia che oggi torna a essere smentito proprio dal vicepremier: “Abbiamo corretto la proposta di legge anni fa – ha detto -: è singolare che torni in auge una proposta di legge che non prevedeva ancora la platea (per l’assegnazione del reddito). Ma è chiaro che è impossibile, con i flussi migratori irregolari, non restringere la platea e assegnare il reddito di cittadinanza ai cittadini italiani”.

Le dichiarazioni di Di Maio arrivano mentre è in corso il vertice a Palazzo Chigi sulla manovra e al quale Di Maio, ancora in Cina, non prende parte. Le parole del leader pentastellato seguono anche la richiesta di chiarimento, pochi giorni fa, fatta dal capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Luca Ciriani, che chiedeva a tria rassicurazioni sul fatto che il reddito fosse rivolto solo ai cittadini italiani e a poche ore dalle parole di Matteo Salvini che aveva mandato un messaggio ai compagni di governo: “Sono sicuro che gli amici Cinque Stelle stiano studiando una formula del reddito di cittadinanza intelligente che lo limiti ai cittadini italiani”, ha detto giovedì. Già nella serata di giovedì era stata anticipata la precisazione da parte dei membri del governo: il ministro dell’Economia si riferiva a una proposta di legge del Movimento di anni fa, poi corretta nell’ultima versione.

Il vicepresidente del Consiglio è poi intervenuto anche sulla possibilità di sforamento del deficit: “Il tema non è di quanto sforare – ha continuato durante la sua intervista radio -, ma quante risorse ci servono per migliorare la qualità della vita degli italiani, per mandare in pensione e assumere giovani, per dare un reddito di cittadinanza, meno tasse con la flat tax” alle imprese. “È in base a questo – ha continuato – che calibriamo il deficit e la spending review. La maggior parte delle risorse arriverà dai tagli agli sprechi, se andranno a regime tra un anno e mezzo facciamo un po’ di deficit, tanto l’economia crescerà e poi rientriamo, lo hanno fatto tutti i Paesi che oggi stanno crescendo. Il ministro Tria dice che l’1.6% non si supera? Credo che in questi giorni si stia giocando per dare una narrazione che il governo è nel caos ma noi, invece, lavoriamo ogni giorno per una legge di bilancio che metta al centro gli italiani e non le banche e le lobby”.

L'articolo Reddito di cittadinanza, Di Maio corregge Tria: “E’ rivolto solo agli italiani” proviene da Il Fatto Quotidiano.



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