Prima lo scontro col Pd, che li ha accusati di avere bocciato la loro proposta per riproporla quasi identica in commissione Bilancio. Poi, per evitare lo scontro nella maggioranza, i 5 Stelle ritirano l’emendamento da inserire in manovra che prevedeva, a partire dal 2019, la gratuità dei contraccettivi (pillole e preservativi) per migranti beneficiari di protezione internazionale e richiedenti asilo. A mettere fine a tutte le polemiche è Francesco D’Uva, capogruppo M5S alla Camera. La partita è chiusa. “L’idea di fornire preservativi gratis anche ai migranti beneficiari di protezione internazionale o richiedenti asilo merita attenzione, ma per il momento è destinata a non avere riscontro. Si tratta di un emendamento proposto da alcuni esponenti del MoVimento 5 Stelle, che hanno autonomamente preso una iniziativa importante, sulla quale però non c’è accordo con la Lega”. La gratuità rimane invece valida per i ragazzi sotto i 26 anni, le donne che abbiano effettuato una interruzione di gravidanza nei 12 mesi precedenti e per chi è affetto da una malattia sessualmente trasmissibile.
“Preservativi gratis per i richiedenti asilo. La proposta shock del M5S alla legge di Bilancio – aveva polemizzato Giorgia Meloni poco prima delle dichiarazioni di D’Uva – Così oltre a vitto e alloggio, paghetta e Wi-Fi, gli italiani dovranno pagare pure i preservativi a chi si dichiara richiedente asilo, e che nell’85% dei casi risulta essere un clandestino. A questo non ci era arrivata nemmeno Laura Boldrini“. E anche Elvira Savino di Forza Italia aveva protestato: “Da un lato il governo dice di voler contenere i costi dell’immigrazione e di voler abolire l’istituto della cosiddetta protezione umanitaria, dall’altra il M5S presenta in manovra un emendamento per dare contraccettivi gratis non solo ai richiedenti asilo ma anche, appunto, a chi è beneficiario di protezione internazionale. Nella maggioranza la confusione regna sovrana”.
Ma gli attacchi dall’opposizione sono arrivati già due giorni fa, quando Giuditta Pini, deputata Pd, aveva denunciato il furto dei 5 Stelle a quella che mercoledì 14 novembre era stata una sua proposta in commissione Affari sociali. Che loro avevano bocciato. Pini aveva proposto la copertura delle spese per la contraccezione a tutti i giovani sotto i 26 anni, alle persone che non raggiungono i 25mila euro annui di reddito, alle donne che hanno partorito da poco o che hanno avuto una interruzione volontaria di gravidanza entro sei mesi, alle persone affette da Hiv o da qualsiasi malattia sessualmente trasmissibile e ai detentori di protezione internazionale.
lavori mesi ad una proposta sulla contraccezione gratuita. il #m5s te la boccia in commissione. poi prende il testo lo copiaincolla lo presenta in bilancio e fa un comunicato stampa per dire che è una loro proposta. #poverini questa volta abbiate almeno la decenza di votarla
— Giuditta Pini (@piccolapini) November 17, 2018
Nel testo proposto dai 5 Stelle il 17 dicembre in Commissione Bilancio, scrive la Dire, i 5 Stelle propongono “contraccettivi gratuiti ai giovani con meno di 26 anni, ai beneficiari di protezione internazionale o richiedenti asilo, a coloro che sono gia’ esentati dalla compartecipazione al costo delle spese sanitarie, nonche’ alle donne che abbiano effettuato entro i 12 mesi precedenti un’interruzione di gravidanza e a quanti sia stata diagnosticata una malattia sessualmente trasmissibile. Identico anche il costo preventivato: 5 milioni di euro”.
L'articolo Manovra, preservativi gratis a migranti e richiedenti asilo: M5s ritira la proposta. Pini (Pd): “Ci avete copiato” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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