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lunedì 28 gennaio 2019

Dl semplificazioni, troppi emendamenti: “Dubbi del Quirinale”. Lega e M5s cercano intesa su che cosa togliere

Il Dl Semplificazioni è stato appesantito di troppi emendamenti, oltre 80, diventando di fatto un decreto omnibus con norme che vanno dalla moratoria sulle trivellazioni alle nuove regole per gli Ncc passando per le misure contro la Xylella. E il capo dello Stato Sergio Mattarella ha fatto trapelare i propri dubbi, auspicando che il testo, già all’esame dell’aula del Senato, venga asciugato rispetto alla versione attuale. Lega e Movimento 5 Stelle si stanno confrontando per decidere che cosa tenere e cosa no. Le norme che resteranno fuori potrebbero finire in un disegno di legge di iniziativa parlamentare. Fonti M5s confermano che è in corso una verifica e alcune parti verranno riviste.

Secondo il calendario dei lavori, il Dl deve essere approvato dal Senato in settimana e poi passare alla Camera. Va convertito in legge entro il 12 febbraio, pena la decadenza. Secondo l’agenzia LaPresse la Lega avrebbe indicato come prioritarie le norme sull’Ires e quelle sugli Ncc, il trasferimento degli impianti idroelettrici alle Regioni e lo stanziamento di risorse per i familiari delle vittime di Rigopiano. I 5 Stelle, da parte loro, vorrebbero salvare la norma sulle trivelle e i capitoli relativi a sanità, blockchain, sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri) e il cosiddetto ‘smart contract’.

Durante l’esame nelle commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato sono stati approvati un’ottantina di emendamenti su argomenti molto diversi fra loro. E questa sarebbe la ragione che renderebbe necessaria una sforbiciata a molte norme per evitare un testo eccessivamente disomogeneo. Tra quelle che dovrebbero essere salvate, secondo gli auspici della maggioranza, le novità sulle trivelle e l’idroelettrico, il congelamento del raddoppio dell’Ires sul no profit, le misure sugli Ncc, i fondi per le famiglie delle vittime di Rigopiano, il pieno ripristino delle risorse Imu-tasi per i Comuni nonché le novità sull’etichettatura dei prodotti alimentari.

Nei giorni scorsi sono stati approvati dalle commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato altri emendamenti sullo stop al pagamento di tasse e contributi per i contribuenti colpiti dal crollo del ponte Morandi fino al 2 dicembre 2019, sulla ripresa della riscossione dei tributi e la proroga dei termini di prescrizione e decadenza a Lampedusa e Linosa (dove era stata sospesa dal 12 febbraio 2011 al 15 febbraio 2017 in seguito all’emergenza migranti), sul ripristino a 300 milioni di euro della dotazione del fondo Imu/Tasi, l’allargamento ai professionisti dell’accesso alla sezione speciale del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.

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