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giovedì 11 febbraio 2021

Governo Draghi, Fico sta con Grillo: “Voterò sì su Rousseau. Momento delicato, è impensabile andare ora alle urne”

Il presidente della Camera Roberto Fico si schiera con Beppe Grillo e annuncia il suo sì al governo Draghi. Appena aperte le ‘urne virtuali’ sulla piattaforma Rousseau, attraverso la quale gli iscritti al M5s sono chiamati a scegliere fino alle 18 se appoggiare o meno il nascente esecutivo, la terza carica dello Stato ha spiegato le ragioni che lo porteranno ad esprimersi favorevolmente: “Il Movimento in queste ore consulterà i propri iscritti per decidere se partecipare a un governo che metta al centro il superamento delle emergenze attuali, il Recovery Plan e la transizione ecologica, guidato da Mario Draghi. Voterò sì – scrive su Facebook – Il momento delicato che il Paese sta vivendo ci impone una riflessione seria e un’assunzione di responsabilità”.

Il presidente della Camera, che era stato incaricato da Mattarella di cercare una ricucitura nella precedente maggioranza che appoggiava Giuseppe Conte, è tornato sulle parole del capo dello Stato riguardo alla necessità di affrontare rapidamente i problemi economici legati alla pandemia e quali complicazioni portasse con sé un eventuale apertura della campagna elettorale: “Come ha spiegato in modo estremamente chiaro il Presidente della Repubblica, non è pensabile in questo momento storico far precipitare il Paese verso le urne”.

Dello stesso parere anche il vice ministro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni, che focalizza l’attenzione sui 209 miliardi di euro del Recovery Plan, “la più grande cifra mai stanziata dalle istituzioni europee per un Paese membro”, ricorda: “Quella cifra è arrivata grazie al lavoro straordinario del Movimento 5 Stelle e del Presidente Conte. Adesso, non possiamo sottrarci dalla possibilità epocale di indirizzare la spesa di quei 209 miliardi. Possiamo investirli in sviluppo sostenibile, innovazione, sostegno alle pmi, lavoro giovanile, e tutti i temi che sono stati cari al Movimento 5 Stelle e grazie ai quali i cittadini nel 2018 ci hanno mandato al Governo del Paese”, scrive. “Dire di no a questa occasione – aggiunge – significherebbe relegare il Movimento all’opposizione, e lasciare tutte le risorse nelle mani di quei partiti che hanno tramato per farci fuori. Significherebbe, di fatto, darla vinta a chi ha sempre cercato di metterci in difficoltà”.

Il sì arriva anche da Lucia Azzolina per “provare ad essere ancora protagonisti nelle scelte e nella vita politica di questo Paese”. La ministra uscente dell’Istruzione sottolinea che “la prima forza parlamentare non può non ambire ad avere una sua centralità, anche nell’azione del prossimo governo” perché “è al governo che si fanno le cose”. Il passaggio su Rousseau, scrive, “rappresenta l’impegno a dialogare con chi ci ha votato e soprattutto con chi in quel voto ha riposto grandi aspettative”. È “importante – sostiene – che ci sia una voce in grado di tutelare le fasce più deboli, pensare ai giovani, all’ambiente, alle donne che hanno perso il lavoro. Alla scuola”. Si tratterà di una “sfida durissima” e “non tutto sarà perfetto” ma “non credo all’idea di fermarsi adesso” perché “di fronte alla responsabilità di dare delle risposte ai cittadini non c’è alternativa, se non quella di rimboccarsi le maniche”, conclude.

Tra i membri del M5s che fanno parte del governo uscente e che si schierano a favore del governo Draghi anche il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri: “Su Rousseau voterò sì al governo Draghi, l’Italia ha bisogno di soluzioni e non di problemi – dice a L’Italia s’è desta su Radio Cusano Campus – Si tratta di un governo di unità nazionale, in cui tutti devono pensare ed agire nel rispetto degli altri”.

L'articolo Governo Draghi, Fico sta con Grillo: “Voterò sì su Rousseau. Momento delicato, è impensabile andare ora alle urne” proviene da Il Fatto Quotidiano.



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