Nuovo ostacolo al processo di investitura di Giuseppe Conte come leader del nuovo Movimento 5 stelle. Il M5s impegnato nella fase di rifondazione dovrà ora fare i conti con la decisione del tribunale di Cagliari che, nell’ambito del procedimento sull’espulsione della consigliera regionale grillina Carla Cuccu, ha respinto il ricorso di Vito Crimi che si è opposto alla nomina di un curatore legale. I giudici ritengono infatti che il ruolo del capo politico reggente non sia valido e a febbraio scorso i giudici hanno nominato un curatore legale del Movimento.
Il motivo? A inizio anno gli iscritti alla piattaforma Rousseau hanno votato per la modifica dello statuto del M5s, introducendo un Comitato direttivo di cinque membri al posto del Capo politico, con tutte le funzioni di rappresentanza legale. Ma quel Comitato non è stato ancora eletto, in attesa che la leadership passi a Giuseppe Conte, e la reggenza è rimasta in mano a Crimi (come indicato da Beppe Grillo).
Il caso è esploso quando la consigliera regionale M5s della Sardegna, Carla Cuccu, è stata espulsa dal Movimento con un provvedimento firmato dallo stesso Crimi. Con i suoi avvocati aveva quindi deciso di rivolgersi alla magistratura. “Il Collegio ha accolto la nostra eccezione di inammissibilità del reclamo di Crimi, eccezione fondata su una giurisprudenza granitica, come evidenziato nell’ordinanza. Ora confidiamo che il M5s proceda alla nomina del nuovo legale rappresentante e che questi prenda atto dell’illegittimità dell’espulsione di Carla Cuccu, come già riconosciuto in via cautelare dal Tribunale di Cagliari”, scrivono in una nota i suoi legali, Patrizio Rovelli e Lorenzo Borrè.
La vicenda ora rischia di creare conseguenze pesanti sul processo di “rigenerazione” del Movimento a cui sta lavorando da mesi Giuseppe Conte. Specie se sulla piattaforma Rousseau dovesse essere davvero indetta la votazione per eleggere il Comitato direttivo a 5. Secondo quanto apprende l’Adnkronos, infatti, gli avvocati di Cuccu hanno intenzione di notificare alla procura l’ordinanza della Corte d’Appello che ha rigettato il ricorso di Vito Crimi, in modo che possa procedere agli incombenti previsti dal codice di procedura civile per la nomina del legale rappresentante. In pratica gli avvocati chiederanno alla procura di sollecitare il M5s affinché venga indetta la consultazione online per l’elezione dei membri del Comitato direttivo grillino, ora vacante.
L'articolo M5s, la Corte d’appello di Cagliari ha respinto il ricorso di Vito Crimi: “Non è lui il rappresentante legale del Movimento” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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