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lunedì 26 luglio 2021

Riforma Cartabia, l’apertura di Draghi alla proposta di Conte: stop all’improcedibilità per i processi di mafia e terrorismo

Il punto d’incontro tra Draghi e Cartabia (da un lato) e il Movimento 5 stelle col suo presidente in pectore Giuseppe Conte (dall’altro) può arrivare su un concetto semplice: nessuna improcedibilità nei giudizi su reati di mafia e terrorismo. All’inizio della settimana decisiva per la riforma della giustizia – il cui arrivo in Aula alla Camera è fissato a venerdì – un retroscena di Repubblica dà l’accordo per fatto: nell’elenco dei reati per cui la “ghigliottina” non vale, oltre a quelli puniti con l’ergastolo, entrano le fattispecie di criminalità organizzata di stampo mafioso e terroristico (i cui processi, peraltro, già adesso godono di una corsia preferenziale, essendo gli imputati quasi sempre detenuti). Cioè una delle principali modifiche chieste dai pentastellati al testo del governo.

Una mediazione, quindi, per scongiurare i rischi sulla tenuta del sistema di contrasto alle mafie paventati da voci autorevoli, quali il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri e il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, ascoltati nei giorni scorsi in audizione alla Camera. E su cui – riporta sempre Repubblica – c’è anche l’accordo di Enrico Letta, allineato a Conte nell’esigenza di mettere al sicuro procedimenti delicati. “In questa settimana si faranno gli ultimi aggiustamenti, poi un testo andrà votato”, dice il segretario Pd al Corriere della Sera, “il nodo giustizia doveva arrivare e si stanno cercando soluzioni. Io sono fiducioso, perché Draghi e Cartabia hanno mostrato grande flessibilità”.

Questa mattina, intanto, si riunisce l’ufficio di presidenza della Commissione giustizia della Camera che dovrà decidere su un altro nodo emerso nei giorni scorsi: l’ammissibilità o meno degli emendamenti di Forza Italia – sostenuti dal resto del centrodestra e da Italia Viva – che vogliono allargare il campo d’azione della riforma, modificando gli articoli del codice penale che disciplinano l’abuso d’ufficio e gli altri reati contro la pubblica amministrazione. Per il presidente, il 5s Mario Perantoni, sono inammissibili, perché non rientrano nell’oggetto del testo del governo. Ma il capogruppo di Forza Italia in Commissione, Pierantonio Zanettin, insiste a volerli inserire, argomentando che la riforma prevede “un doppio binario tra i reati comuni e quelli contro la p.a.”. Deciderà l’ufficio di presidenza, che si riunisce alle 10.30 con la partecipazione dei capigruppo: se gli emendamenti passassero, i tempi della discussione e del voto dovrebbero giocoforza slittare.

L'articolo Riforma Cartabia, l’apertura di Draghi alla proposta di Conte: stop all’improcedibilità per i processi di mafia e terrorismo proviene da Il Fatto Quotidiano.



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