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venerdì 17 giugno 2022

M5S, Grillo: “Limite dei due mandati favorisce il ricambio di potere. Meglio il cambiamento delle visioni dei sedicenti grandi uomini”

“Appare sempre più opportuno estendere l’applicazione delle regole che pongono un limite alla durata dei mandati. Queste regole hanno goduto di una certa fortuna in alcuni ambiti del settore pubblico, quali i giudici della Corte Costituzionale. Ma il limite alla durata dei mandati si giustifica anche nell’esigenza di porre un limite a un potere rilevante, come per esempio quello del Presidente degli Stati Uniti”. Lo scrive Beppe Grillo – firmandosi “L’Elevato” – in un post pubblicato venerdì mattina in apertura del proprio blog, dal titolo “Il Supremo mi ha parlato”. Il fondatore del M5S si schiera così a favore del mantenimento della regola fondativa dei due mandati, uno dei temi al centro dello scontro interno al partito dopo che il presidente, Giuseppe Conte, ha annunciato un voto degli iscritti sulla questione entro fine giugno. “Fibrillazioni erano prevedibili perché ci sono in campo questioni che riguardano le sorti personali di tanti nel M5s”, ha detto ieri Conte riferendosi al suo principale rivale interno, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Anche nel suo post Grillo sembra riferirsi a Di Maio. L’ex comico parte da lontanissimo, ragionando sulla casualità dell’evoluzione, per sostenere che “sono più importanti le regole che favoriscono i cambiamenti di quelle che favoriscono le (vere o presunte) Grandi Visioni di (veri o sedicenti) Grandi Uomini. Fra queste regole ci sono quelle che favoriscono il ricambio dei gestori prima che le imprese collassino”. E prosegue: Alcuni obiettano – soprattutto fra i gestori che si arroccano nel potere – che un limite alla durata dei mandati non costituisca sempre l’opzione migliore, in quanto imporrebbe di cambiare i gestori anche quando sono in gamba: “cavallo che vince non si cambia” sembrano invocare ebbri di retorica da ottimati. Ciò è ovviamente possibile, ma il dilemma può essere superato in altri modi, senza per questo privarsi di una regola la cui funzione è di prevenire il rischio di sclerosi del sistema di potere, se non di una sua deriva autoritaria, che è ben maggiore del sacrificio di qualche (vero o sedicente) Grande Uomo”, scrive il fondatore del Movimento. Sul tema si è espresso pochi minuti dopo lo stesso ministro degli Esteri, che in visita allo stabilimento Fincantieri a Castellammare di Stabia risponde in modo sibillino e provocatorio: “Questa non è una forza politica che sta guardando al 2050, ma sta guardando indietro. Ma allora che senso ha cambiare la regola del secondo mandato? Io invito a votare gli iscritti secondo i principi fondamentali del Movimento perché questa è una forza che si sta radicalizzando all’indietro”, ha detto.

Di Maio è anche tornato sullo scontro aperto dal proprio attacco a Conte, che ha accusato di posizioni anti-atlantiche (ricostruzione che l’ex premier ha bollato come “stupidaggine”). “Siamo alla vigilia di un importante Consiglio Ue, noi faremo di tutto perché Draghi vada al tavolo con la massima forza e con la massima possibilità di rappresentare il Paese con una coalizione compatta. Leggo in queste ore che una parte di M5s vuole inserire nella risoluzione (al voto in Parlamento il 21 giugno, ndr) frasi e parole che disallineano l’Italia dalle sue alleanze storiche, la Nato, l’Ue e da quella che è la sua postura internazionale. Noi non siamo un Paese neutrale, siamo un Paese che ha alleanze storiche. Non diamo grande prova di maturità politica quando strumentalizziamo il presidente del Consiglio”, attacca. E aggiunge: “Mi sono permesso semplicemente di porre dei temi per aprire un dibattito su questioni come la Nato, la guerra in Ucraina, la transizione ecologica e ho ricevuto insulti personali come quello che ho visto sui giornali stamattina. Temo che M5s rischi di diventare la forza politica dell’odio, una forza politica che nello statuto ha il rispetto della persona. Credo che dobbiamo parlare dei temi, il nostro elettorato è disorientato perché quando si pongono dei temi ci sono attacchi personali e questo non è assolutamente accettabile”.

L'articolo M5S, Grillo: “Limite dei due mandati favorisce il ricambio di potere. Meglio il cambiamento delle visioni dei sedicenti grandi uomini” proviene da Il Fatto Quotidiano.



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