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martedì 9 aprile 2024

Assalto alla Par condicio, ammessi tutti gli emendamenti di Fdi e Lega. La presidente M5s Floridia chiede di tenere la bozza iniziale

Ore di tensione in Vigilanza Rai mentre ci si avvia all’approvazione delle regole per la Par condicio in vista delle prossime elezioni Europee.Dopo le proteste delle opposizioni unite contro le modifiche proposte dalla maggioranza, oggi gli uffici legali della commissione hanno dichiarato ammissibili tutti gli emendamenti proposti da Fdi, Lega e Noi Moderati.

Nel corso della discussione nella bicamerale, la presidente dell’organismo Barbara Floridia (M5s) ha proposto di mantenere la sua bozza iniziale, che riprende quella messa a punto dall’Agcom. Questo permetterebbe di superare le contestazioni nate dopo la proposta di modifica firmata da Fdi, Lega e Noi Moderati, secondo la quale le presenze dei rappresentanti istituzionali non dovrebbero essere conteggiate qualora avvengano “su materie inerenti all’esclusivo esercizio delle funzioni istituzionali svolte”. Resta da capire come reagirà la maggioranza di fronte alla proposta di mediazione di Floridia. E se Fdi e Lega riusciranno ad accordarsi con Forza Italia che, questa volta, non si è associata alle richieste di modifica. Gli azzurri infatti, hanno meno rappresentanti al governo e se passassero le modifiche rischierebbero di uscirne penalizzati.

Gli emendamenti – Tanti i nodi da sciogliere. Resta ad esempio quello legato alla richiesta di FdI, Lega e Nm di rivedere il meccanismo previsto da Agcom, secondo il quale, nel periodo preelettorale, presenze e interviste televisive degli esponenti politici devono essere valutate non solo dal punto di vista ‘quantitativo’, ma anche ‘qualitativo’, legato ai dati Auditel. Inoltre gli emendamenti a firma dei deputati FdI Francesco Filini e Maurizio Lupi di Noi moderati e del senatore Giorgio Maria Bergesio (Lega), chiedono di garantire una presenza “equilibrata”, anziché “paritaria” come vuole il testo Agcom, e di sopprimere il comma 4-bis, secondo il quale “ove la Rai trasmetta la diretta di convegni o di comizi elettorali di un soggetto politico deve garantire la messa in onda delle dirette anche degli altri soggetti in competizione al fine di garantire la parità di trattamento”. Nel caso in cui venga mantenuto il testo così com’è, gli esponenti di FdI, Lega e Nm chiedono siano assicurate eventuali dirette di convegni o di comizi elettorali messi in onda sul canale Rainews che, specifica l’emendamento, “saranno precedute da idonea sigla e vanno considerati distinti dalle edizioni dei Tg della testata”. Altra modifica, richiesta dal centrodestra, sempre con l’esclusione di Forza Italia, riguarda “i rappresentanti delle istituzioni” che vengono esclusi dall’applicazione della legge sulla par condicio qualora “intervengano su materie inerenti all’esclusivo esercizio delle funzioni istituzionali svolte”. La delibera dell’Agcom impone la garanzia della “più ampia ed equilibrata presenza e possibilità di espressione ai diversi soggetti politici”, mentre un emendamento di maggioranza propone di “fare in ogni caso salvo il principio della ‘notiziabilità’ giornalistica e la necessità di garantire ai cittadini una puntuale informazione sulle attività istituzionali e governative”. I

nfine un emendamento presentato da Maria Elena Boschi di Iv propone di estendere le limitazioni cui sono soggetti i candidati anche a giornalisti e opinionisti, ovvero ai “soggetti e alle persone non direttamente partecipanti alla competizione elettorale che esprimano opinioni di contenuto politico”. Illustrando la modifica in commissione, Boschi ha detto che “occorre distinguere tra chi fa domande e chi dà risposte” e spesso viene pagato e rappresentato da agenti.

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