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sabato 26 maggio 2018

Governo Conte, diretta – Di Battista: “Savona? Dal Colle veto inaccettabile”. Salvini: “Uno che va bene a Berlino? No grazie”

Quarantotto ore per far nascere il governo. A mercati chiusi, con la strada di nuovo in salita. Ripidissima. “Stiamo lavorando” risponde il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte avviandosi a un’altra giornata alla Camera, la terza da quando il presidente della Repubblica gli ha conferito il mandato. Ma non è lui il protagonista della partita. Lo dice la Costituzione, eppure per la prima volta il confronto sui ministri – peraltro quasi tutto in pubblico – non è tra il capo dello Stato e il presidente incaricato. Il duello è invece tra il capo dello Stato e Matteo Salvini. Fino allo sgarbo istituzionale, peraltro: secondo alcune fonti Mattarella ha chiesto di parlare con Salvini, ma il capo dei leghisti è tornato a Milano. Savona o morte, la linea. Così si annuncia l’ennesima giornata di tensione, di lavoro con gli strumenti della diplomazia soprattutto per un presidente del Consiglio incaricato che fino all’altro giorno faceva il docente universitario e ora si ritrova a gestire gli input del Quirinale (sul solco delle regole della Carta) e la ruspa comunicativa del leader della Lega.

Si ricomincia da quella sua frase su facebook (“Sono davvero arrabbiato”) scritta da Salvini dopo che il capo dello Stato ha confermato a Conte il no sul nome di Paolo Savona come ministro dell’Economia. Così tutto torna indefinito, sospeso, con una tensione di fondo: i giornali tedeschi, scatenati, scrivono che l’Italia vuole come ministro “un nemico della Germania“; il New York Times definisce Conte “uno sconosciuto la cui “qualifica principale è apparentemente la sua volontà di eseguire gli ordini”; e infine proprio Salvini che riparte da dove aveva finito: “Giornali e politici tedeschi insultano: italiani mendicanti, fannulloni, evasori fiscali, scrocconi e ingrati. E noi dovremmo scegliere un ministro dell’Economia che vada bene a loro? No, grazie”.

E i Cinquestelle? Sembrano combattuti nella scelta di diversi atteggiamenti. C’è per esempio il like di Di Maio all’intervento su facebook di Salvini “arrabbiato“. C’è soprattutto Alessandro Di Battista che definisce “inaccettabile” il veto di Mattarella su Savona. Ma dall’altra parte c’è anche il presidente della Camera Roberto Fico che dice di auspicare un governo il prima possibile grazie “all’interlocuzione” tra Mattarella e Conte e lo stesso concetto lo esprime anche Davide Casaleggio

Tutto il peso della situazione piomba sul Quirinale. Il presidente si trova a dover scegliere. Da una parte le conseguenze di avere un ministro che – per le sue parole passate e presenti – spaventa le cancellerie europee peraltro senza il contrappeso di un presidente del Consiglio forte e autorevole. E per riflesso, a quel punto, una partita politica persa dal Quirinale, un appannamento della sua figura e soprattutto di quella istituzionale della presidenza della Repubblica. Dall’altra parte l’alternativa sono le elezioni anticipate minacciate a ritmo continuo da Salvini che peraltro risolverebbero davvero poco: la Lega nei sondaggi ha messo il turbo e quindi si ripresenterebbe lo stesso problema ad ottobre. Per giunta comincia a soffiare un vento obliquo sul colle più alto di Roma. Giorgia Meloni, presidente dei Fratelli d’Italia, ha ribadito per giorni la sua opposizione al governo M5s-Lega ma ora che sente nell’aria l’odore di un’ennesima campagna elettorale si presta a fare la sponda alla Lega: “Su Paolo Savona una nuova inaccettabile ingerenza di Mattarella, dopo l’ostinazione a non conferire l’incarico di governo al centrodestra”.

La situazione è più complicata di così. Il problema è che il ministro dell’Economia ormai è quasi un ministro degli Esteri. Per questo il presidente Mattarella, che si è sempre definito “difensore civico” di tutti gli italiani, fa valere l’articolo 92 della Costituzione che riserva al presidente della Repubblica, su proposta del presidente del Consiglio, la nomina dei ministri. Dall’altra parte ci sono i due partiti di maggioranza (possibile) che vogliono far valere i propri voti, espressione di linee chiare. Forse potrebbe esserci un punto d’equilibrio tra le due posizioni, ma Salvini non sembra intenzionato a trovarlo.

CRONACA ORA PER ORA

13.54 – Le Monde: “Il mistero Giuseppe Conte”
“Il mistero Giuseppe Conte” titola oggi il quotidiano francese Le Monde a pagina 3: “Se non è il primo presidente del Consiglio a presentarsi come un tecnico più che come politico – da Lamberto Dini a Mario Monti, passando da Romano Prodi, la figura del premier ‘tecnicò è un classico della democrazia parlamentare italiana – Giuseppe Conte è invece il primo capo di governo ad arrivare al potere senza alcuna esperienza di amministrazione.

13.35 – Nugnes (M5s): “Il presidente non può interferire”
“Una volta conferito l’incarico, il Presidente della Repubblica non può interferire nelle decisioni dell’incaricato, né può revocargli il mandato per motivi squisitamente politici”. E’ il passaggio che sottolinea la senatrice M5s Paola Nugnes che riporta sulla sua bacheca la “lettura” dell’articolo 92 della Costituzione che appare sul sito internet del governo riguardo la formazione del Governo.

13.06 – Casaleggio: “Conte e Mattarella troveranno una soluzione”
“Il tema del Governo è in mano a Giuseppe Conte e a Mattarella. Sono fiducioso che troveranno un’ottima soluzione”. Così Davide Casaleggio, a Milano, rispondendo a proposito dello stallo per la formazione del Governo 5 Stelle – Lega dovuto al nome dell’economista Paolo Savona indicato per il ruolo di ministro dell’Economia. “Sono fiducioso che siamo vicini a un cambiamento importante per il Paese”, ribadisce più volte a chi gli chiedeva se fosse preoccupato per una crisi istituzionale.

13.04 – Di Battista: “Inaccettabile il veto di Mattarella su Savona”
“Il presidente della Repubblica ha tutto il diritto costituzionale di voler concordare alcuni ministri con il Presidente del Consiglio incaricato, ma porre veti sul ministro dell’Economia, malgrado il curriculum eccellente che vanta il dott. Savona, lo trovo, da cittadino, assolutamente inaccettabile. Potrei comprenderlo se non lo ritenesse adeguato al compito, non è però questo il caso”. Lo scrive sulla sua pagina Fb l’ex deputato M5s Alessandro Di Battista. “Ciò che, a quanto pare, viene messo in discussione di Savona sono le sue idee, le quali, per logica, rappresentano l’indirizzo politico del prossimo governo che andrà a costituirsi. E che, a loro volta, rappresentano la volontà di più della metà degli italiani che si è espressa il 4 marzo”.

12.44 – Fico: “Savona? E’ un’interlocuzione tra Mattarella e Conte”
“È un’interlocuzione tra il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio incaricato. Lasciamo a loro. Io spero che si vada avanti”. Così il presidente della Camera, Roberto Fico, ha risposto ai cronisti che chiedevano un commento sul caso Savona.

12.42 – Fico: “Speriamo che il governo arrivi il prima possibile”
“In questo momento il presidente del Consiglio incaricato insieme al presidente della Repubblica sta lavorando per riuscire a dare un governo al Paese. Speriamo che arrivi il prima possibile”. Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, arrivando al Salone del Libro di Napoli.

12.13 – Boldrini: “Mettere in discussione Mattarella è colpire un pilastro della Costituzione”
“Solidarietà al Presidente Mattarella che è oggetto di una pressione partitocratica come mai si era vista nella storia della Repubblica. Mettere in discussione sue prerogative significa colpire un pilastro della Costituzione. Se questo governo nascerà meriterà dura opposizione”. Lo scrive su twitter Laura Boldrini, deputata di Leu.

11.58 – Grasso: “Difendiamo Mattarella dagli attacchi”
Il contratto tra M5s e Lega “contiene una idea di democrazia che non ci piace, con un attacco a principi che difendiamo come la libertà di mandato e addirittura ora assistiamo a un attacco alle prerogative del Presidente Mattarella che vanno strenuamente difese e a cui va la nostra solidarietà”. Lo ha detto Pietro grasso aprendo l’Assemblea nazionale di Liberi e Uguali.

11.56 – Salvini: “Un ministro che vada bene ai tedeschi? No grazie”
“Giornali e politici tedeschi insultano: italiani mendicanti, fannulloni, evasori fiscali, scrocconi e ingrati. E noi dovremmo scegliere un ministro dell’Economia che vada bene a loro? No, grazie! #primagliitaliani”. Lo scrive su Twitter Matteo Salvini.

11.55 – Nyt: “Conte? Sconosciuto che esegue gli ordini”
“I populisti prendono Roma”: si intitola così un editoriale che il New York Times dedica all’Italia, in cui si afferma tra l’altro che M5s e Lega “hanno deciso di unirsi attorno a un ‘contrattò di 58 pagine che promette enormi spese e tasse più basse” e “non è chiaro quanto danno la coalizione può effettivamente fare”.
Sottolineando che durante la campagna elettorale i due schieramenti politici erano “aspri nemici”, il quotidiano scrive che ora hanno concordato di scegliere come primo ministro “un ampiamente sconosciuto professore di diritto”, la cui “qualifica principale è apparentemente la sua volontà di eseguire gli ordini dei leader dei partiti” della coalizione.

11.35 – De Vincenti: “Chi difese la Costituzione, ora la vìola”
“Qualcosa non torna. Quelli che oggi violano la Costituzione attaccando le prerogative del Presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio incaricato sono gli stessi che il 4 dicembre 2016 pretendevano di esserne i paladini: una spregiudicatezza intollerabile”. Lo scrive il ministro uscente per la Coesione territoriale e deputato Claudio De Vincenti sul suo profilo Twitter.

11.34 – De Benedetti: “Il governo non si farà”
“Io penso che il governo non si farà, sarò smentito presto, ma penso che non si farà”. Lo afferma all’Ansa Carlo De Benedetti, aggiungendo che l’alternativa “sono le elezioni: se salta questo si va alle elezioni”.

11.33 – Oettinger: “Italia non salvabile in un’eventuale eurocrisi”
In una eventuale futura eurocrisi, l’Italia non potrebbe essere salvata. Lo dice il commissario del Bilancio europeo Guenther Oettinger, al Berliner Morgenpost, lanciando un appello al futuro governo. “Il meccanismo europeo di stabilità Esm non potrebbe salvare un’economia così grande come quella italiana, per questo spero che il governo italiano “faccia velocemente progressi nell’apprendimento”. “L’Italia non sarebbe fuori da una nuova eurocrisi, ma si troverebbe esattamente nel mezzo”, aggiunge il commissario.

11.24 – Conte al lavoro a Montecitorio
Il presidente del consiglio incaricato, Giuseppe Conte, è giunto alla Camera dove ha a disposizione un ufficio per lavorare alla formazione del Governo. Conte, giunto come da tradizione in taxi e accompagnato da due auto di scorta, è entrato a Montecitorio senza rilasciare dichiarazioni.

11.14 – Massa, candidata M5s: “Mattarella mette i bastoni tra le ruote”
Polemiche a Massa sulla candidata a sindaco del M5s, Luana Mencarelli, che ieri sera, durante un incontro pubblico, ha attaccato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per giustificare l’assenza del leader del partito Luigi Di Maio, bloccato a Roma dagli eventi nazionali. “Di Maio non ce la fa a venire – ha detto la candidata -: ci aveva promesso che anche all’ultimo sarebbe scappato da Roma ma le ore sono convulse, stanno cercando di fare il Governo, discutono, cercano la quadra per i ministri, stanno parlando con Mattarella che ha deciso di mettere i bastoni tra le ruote, tutti quelli che può, per cui ci abbiamo rimesso noi”.

11.10 – Conte: “La riserva? Stiamo lavorando”
“Stiamo lavorando”. Così il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, ha risposto – lasciando la sua abitazione a Roma per recarsi alla Camera – ai giornalisti che gli chiedevano quando avrebbe sciolto la riserva.

11.02 – Meloni: “Su Savona inaccettabile ingerenza di Mattarella”
“Su Paolo Savona, una nuova inaccettabile ingerenza di Mattarella, dopo l’ostinazione a non conferire l’incarico di governo al centrodestra. Ho comunicato a Salvini che Fratelli d’Italia, pur senza aver cambiato idea sul governo giallo-verde, offre il suo convinto aiuto per rivendicare il diritto di un governo a scegliere un ministro dell’economia non indicato da Bruxelles. L’Italia è ancora una nazione sovrana, Juncker e la Merkel se ne facciano una ragione”. Lo dichiara la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

10.41 – Stampa Germania: “Italia vuole nemico della Germania ministro”
La stampa tedesca si occupa oggi, in toni allarmati, di Paolo Savona, l’uomo “che odia la Germania”, per cui si stanno battendo Lega e 5 Stelle, nell’intento di nominarlo prossimo ministro delle finanze. I principali giornali parlano di lui. “L’Italia vuole un nemico della Germania al governo”, scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung: “Mai prima d’ora un presidente della Repubblica è stato messo così sotto pressione come in questi giorni dai due partiti”. “Questo odiatore della Germania dovrebbe entrare nel governo italiano”, titola Bild, che paragona il professore in pensione a Yanis Varoufakis, “che nel 2015 portò l’eurocrisi ai massimi livelli innervosendo tutta Europa”. I giornali rendono conto anche del libro di Savona, in cui sono state espresse tesi antitedesche e contro l’euro.

9.57 – Renzi: “Spread ai massimi. Colpa di Bruxelles? No di M5s e Lega”
“Lo spread sale ai massimi dal 2013. Non pensate che sia una notizia tecnica perché purtroppo riguarda la nostra vita. Dai prossimi giorni i mutui per le famiglie costeranno di più, l’accesso al credito per le piccole imprese sarà più difficile e pagheremo di più gli interessi sul debito pubblico. Chi è il colpevole? Non c’è nessun complotto, non guardate Bruxelles, non è colpa dei mercati finanziari. Il responsabile ha sempre un nome, in questo caso due cognomi: Salvini e Di Maio”. Lo scrive su Facebook l’ex premier e segretario del Pd, Matteo Renzi.

9.47 – Martina a Salvini: “Giocate sulla pelle del Paese”
“Caro Salvini, state giocando sulla pelle del Paese per i vostri miseri interessi. Invece governare è prendersi cura dell’Italia”. Lo scrive Maurizio Martina, segretario reggente del Pd, in un tweet indirizzato a Matteo Salvini dopo il messaggio in cui ieri sera il leader della Lega si diceva “davvero arrabbiato”.

9.46 – Calenda: “Serve un fronte civile per resistere a M5s-Lega”
“L’agenda Salvini-Di Maio è ormai chiara, mira a portare l’Italia fuori dall’Europa e dall’Occidente distruggendo le istituzioni e 70 anni di storia. Bisogna creare un fronte civile di resistenza a questo progetto mobilitando il paese e non aver paura delle elezioni”. Lo scrive su Twitter il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda.

9.01 – Fassina: “Savona l’uomo giusto per forzare le regole Ue”
Savona “è una persona autorevole e competente per forzare le regole europee, in particolare gli obiettivi del fiscal compact, irrealistici e pericolosi per l’uguaglianza e la giustizia sociale”. Lo dice Stefano Fassina, intervistato da Repubblica: “Grazie alle manovre di Monti tra il 2011 e il 2013 il debito pubblico è aumentato di 12 punti percentuali. Serve ripercorrere la strada keynesiana dell’intervento pubblico, quella indicata anche da Savona”.

8.58 – Boccia (Pd): “Savona non sarebbe un pericolo, ma un argine a Salvini”
“Paolo Savona è una delle migliori personalità del Paese in materia economica”. E’ il giudizio di Francesco Boccia, deputato Pd ed economista, intervistato da La Stampa. E’ convinto che il professore “da ministro dell’Economia non sarebbe un pericolo, anzi: sarebbe un argine a Salvini”, “credo sia meglio come ministro uno come Savona che non uno debole”, “non perderebbe la credibilità costruita in una vita”.

L'articolo Governo Conte, diretta – Di Battista: “Savona? Dal Colle veto inaccettabile”. Salvini: “Uno che va bene a Berlino? No grazie” proviene da Il Fatto Quotidiano.



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