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martedì 27 agosto 2019

Governo, la diretta – Nuovo tavolo tra le delegazioni Pd e M5s: distanza su Di Maio vicepremier e voto Rousseau. Partiti oggi da Mattarella

Ultimo giorno utile a Movimento 5 Stelle e Pd per trovare un accordo da proporre al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Oggi (mercoledì) si chiuderanno infatti le consultazioni tra le formazioni parlamentari e il Capo dello Stato, con i Democratici che alle 16 saliranno al Quirinale, dopo la presenza in mattinata di Liberi e Uguali e Fratelli d’Italia, seguiti poi da Forza Italia alle 17, Lega alle 18 e, infine, M5s alle 19. Ultimo giorno, quindi, per trovare una soluzione ai punti su cui si sono incagliati i due partiti: superato il veto su Giuseppe Conte premier, adesso c’è da trovare un accordo sulla consultazione sulla piattaforma Rousseau e stabilire se e quale ruolo ricoprirà Luigi Di Maio nel nuovo esecutivo, con i Dem che chiedono una vicepresidenza unica. Per questo, alle 8.30 si aprirà un nuovo tavolo tra le delegazioni di Pd e M5s.

Ieri il blocco, poi la ripresa delle trattative e, in serata, un nuovo stop. È stata una telefonata a tarda ora tra Luigi Di Maio e il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, a portare la trattativa di nuovo in bilico. Nella conversazione, che non viene confermata né smentita dalle fonti ufficiali pentastellate e Dem, Di Maio ha ribadito al segretario Pd che nel nuovo esecutivo vuole continuare a ricoprire il ruolo di vicepremier, accanto a un omologo del Pd. Entrambi i leader sono stati riuniti fino a notte con lo stato maggiore dei rispettivi partiti. Nella riunione al Nazareno, i dirigenti Pd hanno fatto quadrato attorno al segretario nel sostenere il no alla vicepresidenza per il capo M5s: Di Maio vice, con Conte premier, vorrebbe dire per il Pd prendere parte a un “rimpastone”, è il ragionamento.

Diversa la posizione di una parte dei pentastellati più vicini al ministro del Lavoro uscente. “Di Maio è il capo politico del M5s, deve essere assolutamente nel governo e avere un ruolo”, ha detto in nottata il capogruppo al Senato, Stefano Patuanelli. “Domani vediamo cosa succede”. Patuanelli che in mattinata, mentre stava entrando alla Camera per il nuovo tavolo tra i due partiti, ha ribadito. “I veti non sono mai positivi”.

Chi invece si preoccupa del fatto che i pentastellati vogliano mettere il risultato delle contrattazioni ai voti sulla piattaforma degli iscritti al Movimento è Carlo Calenda: “Luigi Di Maio ha appena dichiarato che sottoporrà l’accordo che ancora non c’è al voto della piattaforma Rousseau in spregio a ogni prassi istituzionale – ha scritto su Facebook l’eurodeputato – Basta. Mi appello a Paolo Gentiloni e Nicola Zingaretti perché facciano cessare questo sconcio. Dopo aver ingoiato Conte e Di Maio non possiamo continuare a umiliarci in questo modo”.

CRONACA ORA PER ORA –

8.20 – Delegazioni Pd e M5s in arrivo alla Camera
“Ribadisco, i veti non sono mai positivi”. Lo ha detto Stefano Patuanelli, capogruppo M5s al Senato, entrando alla Camera per l’incontro fra delegazioni Pd e M5s. È arrivato anche il capogruppo alla Camera, Francesco D’Uva, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

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