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mercoledì 2 febbraio 2022

Scontro nel M5s, Grillo sta con Conte: “Parli una sola voce. Se non accettate ruoli e regole resta solo la vanità”. E l’ex premier mette like

Beppe Grillo sta con Giuseppe Conte. Nel bel mezzo dello scontro durissimo tra il ministro degli Esteri e il presidente M5s, torna in campo il fondatore per cerca una mediazione prima che sia troppo tardi. Il garante, in un post dal titolo Cupio dissolvi, si ripresenta come “l’Elevato” e chiede ai suoi di calmare “le vanità” rispettando “ruoli e regole” per evitare che la creatura sua e di Gianroberto Casaleggio venga massacrata dalle lotte fratricide interne. E non è un caso che il primo like di approvazione pubblico arrivi dall’ex presidente del Consiglio.

Il testo dell’intervento è molto breve e come sempre lascia spazio alle interpretazioni: ad accompagnarlo è una foto del Grillo attore, quando recitò nel film “Cercasi Gesù”. “Una volta”, è l’esordio, “un padre venerabile (Bapu Ghandi) disse ai suoi ‘sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo’. Così egli (l’Elevato) non volle essere un padre padrone, ma un padre che dà ai figli il dono più grande”. E continua: “Sicché rinunciò a sé per consentire il passaggio dall’impossibile al necessario”, aggiunge. Quindi il monito: “Non dissolvete il dono del padre nella vanità personale (figli miei). Il necessario è saper rinunciare a sé per il bene di tutti, che è anche poter parlare con la forza di una sola voce. Ma se non accettate ruoli e regole restano solo voci di vanità che si (e ci) dissolvono nel nulla”.

Era inevitabile che Grillo prendesse posizione dopo lo scontro frontale di questi giorni. E il riferimento “al ruolo e alle regole” fa molto rumore: perché il garante del Movimento non fa solo riferimento alla leadership e alle gerarchie interne, ma anche alle regole. E quindi alla regole dello stop dopo due mandati a cui guardano molti dei parlamentari che, salvo deroghe, non potranno essere ricandidati. Anche questo tema c’è dietro lo scontro tra Di Maio e Conte di questi giorni: da una parte la resa dei conti sulla sfida del Quirinale, ma anche le partite che si aprono in vista delle prossime elezioni. Nella giornata di martedì il presidente del M5s Conte, intervistato da il Fatto quotidiano, aveva parlato di “condotte molto gravi” di cui Di Maio “dovrà rendere conto alla nostra comunità e agli iscritti”. Poi nelle ore successive, il ministro degli Esteri aveva prima pranzato con l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi, nota per essere in dissenso con molte scelte di Conte, quindi aveva incontrato la capa del Dis Elisabetta Belloni e nelle ore successive anche l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino.

Proprio su una possibile candidatura di Belloni si era consumato lo scontro tra il presidente del Movimento e il ministro: “Trovo indecoroso che sia stato buttato in pasto al dibattito pubblico un alto profilo come quello di Elisabetta Belloni. Senza un accordo condiviso”, aveva detto Di Maio il 28 gennaio quando il nome della capa del Dis era stato ‘bruciato’ da Matteo Salvini parlando “di una donna in gamba” in diretta tv, subito seguito dall’apertura di Conte e dal veto di Pd, Italia Viva, Forza Italia e Leu. Oggi Di Maio, anche per prendere le distanze dalle accuse che lo descrivevano contrario proprio a Belloni, ha parlato con grande stima della numero uno dei servizi: “Una professionista straordinaria, con un immenso attaccamento alle istituzioni”, ha detto sottolineando di essere legato a Belloni da “profonda stima e una grande amicizia”.

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