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giovedì 20 settembre 2018

Stipendi staff premier, il cambiamento non c’è: Casalino guadagna più di Conte. Come Sensi prendeva più di Renzi

L’ufficio stampa e del portavoce del premier Giuseppe Conte costa in totale 662mila euro lordi all’anno. Di questi 169mila vanno al portavoce Rocco Casalino che guadagna più del presidente del Consiglio (che non essendo deputato si ferma a 114mila euro). La situazione è quindi immutata rispetto ai due predecessori del governo Renzi, quando premier e suo portavoce Filippo Sensi guadagnavano esattamente le stesse cifre. E’ stata pubblicata oggi sul sito di Palazzo Chigi e anticipata da L’Espresso la lista di componenti dello staff del presidente del Consiglio e dei due vicepremier con rispettivi stipendi (anche se mancano ancora le cifre della Lega). Comparando i dati con quelli dei precedenti esecutivi, si vede come Conte abbia lo staff più costoso rispetto agli ultimi esecutivi. Secondo si classifica il governo Letta: 7 persone per 629mila euro totali. Terzo quello Gentiloni con 525mila euro per 7 dipendenti. Diverso il calcolo per Matteo Renzi che è passato dai quattro collaboratori degli inizi per 335mila euro ai 605mila di fine mandato con 7 persone.

Lo stipendio di Rocco Casalino, esattamente come quello di Sensi prima di lui, si compone di tre voci: 91mila euro di trattamento economico fondamentale a cui si aggiungono 59mila euro di emolumenti accessori e 18mila di indennità. Per un totale, appunto, di poco inferiore ai 170mila euro annui. L’ufficio stampa e del portavoce del presidente è poi composto da: Dario Adamo, che viene pagato 115mila euro lordi per svolgere il suo ruolo di responsabile editoriale del sito e dei social del premier Conte; Filippo Attili, videomaker che però risulta remunerato dal ministero dell’Interno per 37mila euro lordi; il collaboratore amministrativo Dragotta Carmelo (74mila euro lordi circa); la collaboratrice del capo ufficio stampa e portavoce Laura Ferrarelli (68mila euro lordi); Massimo Prestia, collaboratore del capo ufficio stampa e portavoce (68mila euro lordi); Maria Chiara Ricciuti, vice capo ufficio stampa (129.196mila euro lordi).

Dietro Casalino si classifica Pietro Francesco Dettori, fedelissimo di Davide Casaleggio e richiamato a Roma per fare il “responsabile della comunicazione, social ed eventi” del vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio: il suo stipendio è pari a 130.797,09 euro lordi. Dettori è anche socio dell’Associazione Rousseau che si occupa della gestione della piattaforma per la partecipazione in rete degli utenti M5s. Nello staff del capo politico 5 Stelle figurano anche Dario De Falco (capo della segreteria particolare) e il già consigliere comunale di Bologna Massimo Bugani (anche quest’ultimo socio di Rousseau), i quali percepiscono uno stipendio lordo annuo pari rispettivamente a 100mila e 80mila euro. Sempre nell’ufficio del vicepremier ci sono poi: il consigliere giuridico Marco Bellezza (100mila euro); l’addetta stampa Sara Mangieri (100mila euro lordi).

Nella tabella non vengono indicati gli emolumenti dello staff del vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, ma solo i nomi dei componenti, tra cui la responsabile stampa Iva Garibaldi, dal momento che il ‘decreto di trattamento economico’ – si legge sempre nella tabella – è “in corso di definizione”. Il compenso del capo segreteria tecnica del sottosegretario alle Pari Opportunità Vincenzo Spadafora, Loukarelis Trianfillos, si attesta invece a 78mila euro lordi.

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