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giovedì 24 ottobre 2019

Migranti, Parlamento Ue si spacca su risoluzione per i porti aperti alle ong: M5s si astiene, Pd vota sì. Destre contrarie

Per soli due voti di scarto l’Eurocamera ha respinto oggi un testo di risoluzione sulla ricerca e salvataggio dei migranti nel Mediterraneo che tra l’altro invitava gli Stati membri a mantenere i loro porti aperti alle navi delle ong. La risoluzione ha ricevuto 288 sì, 290 contrari e 36 astenuti. Tra loro gli eurodeputati del Movimento 5 Stelle, mentre il Pd ha votato a favore, come il suo gruppo dei Socialisti e democratici, la stragrande maggioranza dei Liberali, la Gue ed i Verdi. Tra i 290 contrari al testo la stragrande maggioranza del Ppe (con Forza Italia), le destre sovraniste di cui fa parte la Lega, l’Ecr dove siede Fratelli d’Italia e qualche eurodeputato di Renew Europe.

A spiegare il senso dell’astensione dei 5 Stelle è l’europarlamentare Laura Ferrara, che definisce la bocciatura di oggi “un’occasione persa. La risoluzione sulla ricerca e il soccorso nel Mediterraneo – ha detto – poteva trasformarsi nella presa di posizione forte che l’Italia e l’Europa aspettano da anni. Avevamo presentato degli emendamenti che restituivano concretezza e ambizione ad un testo altrimenti vago e polarizzato. Questi emendamenti non hanno trovato il sostegno della maggioranza, da qui la nostra astensione“. Per Ferrara “il Parlamento europeo deve dare segnali politici forti e chiari, senza dividersi in messaggi polarizzati che non giovano a nessuno né apportano soluzioni ad un fenomeno che attende da troppo tempo una risposta politica comune europea – precisa la nota -. Al paragrafo sull’apertura dei porti chiedevamo il rispetto delle leggi internazionali e di altre leggi applicabili, con un emendamento cofirmato dal M5S e dai gruppi Verdi e S&D. E nel testo della risoluzione il rimando esplicito al rispetto della Carta dei diritti umani e delle leggi e convenzioni internazionali metteva a tacere chi, nelle scorse ore, voleva pretestuosamente e strumentalmente sintetizzare le nostre proposte come emendamenti anti-Carola” aggiunge Ferrara. “Col voto di oggi, il Parlamento europeo avrebbe potuto lanciare un segnale importante nella costruzione di una politica europea comune in tema di immigrazione e asilo. E invece questo nulla di fatto rappresenta una sconfitta per tutti noi”.

Parla di “pessimo segnale” dal Parlamento europeo anche Erasmo Palazzotto di Sinistra Italiana-Leu, secondo cui così “nel Mediterraneo naufraga l’Europa e la sua civiltà. Grazie comunque – conclude il parlamentare di Leu – a chi tra le forze politiche si è battuto in aula a Strasburgo per la nostra umanità”. Soddisfatti invece della bocciatura il copresidente del gruppo Ecr Raffaele Fitto e capo il delegazione di Fdi Carlo Fidanza. “Il voto di oggi di tutte le forze di centrodestra contro la risoluzione delle sinistre sui migranti è un segnale di speranza e un risultato a suo modo storico”, hanno scritto in una nota. “Significa che, pur con le tante differenze, esiste un sentire comune tra chi ritiene che l’immigrazione incontrollata non sia positiva per la società europea, che la gestione delle politiche migratorie non possa essere lasciata alle Ong, che la difesa dei confini esterni dell’Unione sia ancora un principio imprescindibile, che tra la fuorilegge Carola Rackete e le migliaia di agenti che ogni giorno sorvegliano le nostre frontiere è sempre meglio schierarsi con i secondi. Ci auguriamo – concludono gli europarlamentari – che il voto di oggi serva al Ppe per ritrovare un po’ di coraggio e non accettare in maniera supina l’agenda delle sinistre che ha caratterizzato questo avvio di legislatura europea“.

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