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venerdì 8 novembre 2019

M5s, Bugani: “Meglio non correre in Emilia per serietà”. Protestano gli attivisti, Nik il Nero: “Serietà è rispettare il lavoro di questi anni”

Non ci sono solo il caso Ilva e le difficoltà a tenere il gruppo in Parlamento ad agitare il capo politico 5 stelle Luigi Di Maio. Tra i dossier sul tavolo che deve risolvere al più presto c’è anche quello delle elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria. Subito dopo la sconfitta in Umbria, proprio il leader ha visto i rappresentanti locali e insieme hanno deciso di non replicare l’alleanza con il Pd, ma di presentarsi in entrambe le Regioni. E così hanno cominciato a muoversi sul territorio i referenti delle singole aree. Una decisione contestata, almeno in Emilia, da uno dei referenti storici del Movimento sul territorio: Max Bugani. Il capo staff di Virginia Raggi, ancora consigliere comunale a Bologna e membro dell’associazione Rousseau da giorni chiede che il M5s rinunci a correre per la Regione: “Sono stati fatti tanti errori, si sono perse tante persone. Un ciclo si è chiuso”, ha detto intervistato da Piazza Pulita su La7. E seppur convinto che per il Movimento “non è il momento di sparire”, ha aggiunto: “Alle Regionali? Per me è meglio non presentarsi, è un fatto di serietà. Delle volte ricominciare da zero è un ottimo segnale, nella vita come nella politica”. Proprio l’aver evocato la parola “serietà” ha scatenato le proteste di attivisti e portavoce in Regione. Dagli storici esponenti emiliani (ora nello staff in Parlamento) come Nik il Nero e Matteo Incerti, ai consiglieri locali.

“Ieri sera”, ha scritto Nik il Nero (il noto pseudonimo di Nicola Virzì) sulla sua pagina Facebook, “ho visto (me lo hanno girato) un servizio di Piazza Pulita dove qualcuno sostiene che in Emilia Romagna il Movimento 5 stelle non dovrebbe presentarsi alle prossime elezioni regionali per una ‘questione di serietà’. Serietà??? Serietà è rispettare il lavoro svolto in questi anni dai nostri consiglieri regionali, serietà è rispettare gli attivisti e tutti quegli elettori che credono nel Movimento. Eliminare il simbolo dalla scheda elettorale alle prossime elezioni elimina il diritto di scegliere, mi toglie la possibilità di votare nella mia regione per il mio Movimento… questo non lo accetto!!!”. Le parole dello storico attivista bolognese, da due legislature nello staff M5s del Senato, sono state accolte dal sostegno di altri esponenti storici sul territorio come l’ex consigliere comunale Matteo Olivieri e pure dall’ex senatrice sarda Manuela Corda. Ad appoggiare la posizione di Nik il Nero anche Matteo Incerti, uno dei fondatori del Movimento e dal 2013 nello staff comunicazione M5s in Parlamento: “Condivido. Prima di tutto il rispetto per tutti gli attivisti, gli elettori ed il lavoro serio svolto dai nostri quattro ottimi consiglieri regionali in questi anni”. Proprio Nik il Nero nei giorni scorsi, senza attaccare direttamente Bugani o chi spinge per la rinuncia alla corsa elettorale, aveva scritto sempre su Facebook: “Chi ha paura di affrontare le battaglie non vincerà mai la guerra”.

Solo due giorni fa infatti sono partiti sul territorio emiliano i primi tavoli di lavoro in vista delle Regionali 2020 e anche in quell’occasione i vari esponenti locali hanno ribadito di voler presentarsi a tutti i costi. “Dagli attivisti e consiglieri della provincia di Reggio Emilia”, si legge sulla pagina Facebook del M5s locale, “un messaggio forte e chiaro: il Movimento 5 stelle alle prossime Regionali deve correre e correre da solo”. Una linea rilanciata all’unanimità dai portavoce in Regione Andrea Bertani, Silvia Piccini e Giulia Gibertoni. O la consigliera comunale di Bibbiano Natiascia Cerosismo. Le pagine Facebook dei portavoce locali in Emilia Romagna sono piene da giorni di post per lanciare la corsa per le Regionali, nonostante i sondaggi che li danno intorno al 7 per cento. Anche a loro, se Luigi Di Maio deciderà di rinunciare alla corsa, i vertici M5s dovranno dare spiegazioni.

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