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martedì 8 febbraio 2022

M5s, Grillo: “La situazione è complicata, ma le sentenze si rispettano. Ora confronto, anche con Conte”. Che condivide il post del garante

“A seguito dell’ordinanza del Tribunale di Napoli“, “ha acquisito reviviscenza lo Statuto approvato il 10 febbraio 2021. Le sentenze si rispettano. La situazione, non possiamo negarlo, è molto complicata“. Lo scrive sui social Beppe Grillo all’indomani dell’ordinanza che ha sospeso in via cautelare le modifiche allo statuto del Movimento 5 stelle e la successiva nomina a presidente di Giuseppe Conte, avvenuta lo scorso agosto. Proprio l’ex premier ha condiviso il post di Grillo sulle sue pagine social. “In questo momento non si possono prendere decisioni avventate – aggiunge il garante del M5s nel suo breve intervento – Promuoverò un momento di confronto anche con Giuseppe Conte”. “Nel frattempo, invito tutti a rimanere in silenzio e a non assumere iniziative azzardate prima che ci sia condivisione sulla strada da seguire”, conclude Grillo.

Conte nel tardo pomeriggio di ieri, dopo un vertice con l’ex capo politico reggente Vito Crimi e il notaio, aveva assicurato che si sarebbe trovata una soluzione in breve tempo. E poi in serata, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La 7, ha spiegato: “A questa sospensione si risponde con un bagno di democrazia. Erano già in programma delle modifiche dello statuto, si aggiungerà una ratifica da parte di tutti gli iscritti, anche quelli che lo erano da meno di sei mesi, senza aspettare i tempi di un giudizio processuale“. Anche Crimi aveva annunciato la stessa linea – “credo che si proceda a una nuova votazione secondo le indicazioni del giudice” – che d’altronde era stata annunciata in una nota M5s: le modifiche statutarie sospese saranno rimesse al voto e questa volta parteciperanno tutti gli iscritti, compresi gli esclusi. Il comunicato ricordava inoltre che il provvedimento del Tribunale di Napoli “non ha accertato l’invalidità delle delibere adottate, ma dispone, in via meramente provvisoria, la solasospensione‘ delle suddette delibere”.

Il tribunale di Napoli ha sospeso “in via cautelare” le delibere del 3 e 5 agosto scorsi, che avevano dato il via alla rifondazione 5 stelle, per la sussistenza di “gravi vizi nel processo decisionale”. Ma senza che però venga motivata l’urgenza della scelta. Sotto accusa c’è l’esclusione dal voto, ad agosto scorso, di oltre un terzo degli iscritti e il conseguente mancato raggiungimento del quorum. Si tratta di 81.839 persone che erano iscritte da meno di sei mesi e, come già successo in precedenza, non erano state ammesse alla votazione.

La decisione del giudice della settima sezione civile del tribunale di Napoli, Gian Piero Scoppa, ha provocato un ulteriore terremoto in una fase già molto delicata per il M5s, tra la faida interna aperta da Luigi Di Maio (che nel weekend si è dimesso dal Comitato di garanzia) e decisioni strutturali sempre più urgenti (primo fra tutti la regola del tetto dei due mandati). Argomenti trattati lunedì sera da Conte, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La 7: “La discussione sul limite di mandati produce mal di pancia comprensibili. Ma resta un principio ispiratore, che la politica non è una professione ma una vocazione. Secondo me questa regola ha un fondamento che va mantenuto, ne vorrei discutere con Grillo, ma ragionerei sul trovare qualche volta delle deroghe“, ha spiegato l’ex premier.

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