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martedì 22 marzo 2022

Ucraina, “350 parlamentari assenti alla seduta con Zelensky”. Bufera su Petrocelli (M5S): “Si dimetta da presidente di Commissione Esteri”

Il numero esatto non è e non sarà agli atti, perché la seduta con all’ordine del giorno l’intervento in videoconferenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky non prevede una registrazione delle presenze. Secondo le stime fatte in queste ore da addetti ai lavori e segretari d’Aula, però, sono più di 350 gli assenti tra deputati e senatori. Se infatti l’emiciclo di Montecitorio era praticamente pieno, quasi vuote erano le tribune messe a disposizione per accogliere anche i senatori. “I parlamentari in totale sono 945, tra aula e tribuna al massimo eravamo 580“, spiega un eletto.

Intanto è bufera su Vito Petrocelli, il presidente M5S della Commissione Esteri del Senato che dopo aver votato contro la risoluzione sull’invio di armi all’Ucraina ha scelto di non partecipare alla seduta in cui è intervenuto il presidente di Kiev. “Fuori da questo governo interventista, che vuole fare dell’Italia un paese co-belligerante”, ha scritto su Twitter subito dopo il forfait. Parole che non sono piaciute ai vertici del suo partito: “La posizione di Petrocelli è personale, si vedrà quando ci sarà il voto (sul decreto Ucraina, ndr), lui prenderà le sue decisioni. È chiaro che se voterà in maniera diversa rispetto al gruppo su una questione di fiducia sarà un problema. In quel caso sono previste sanzioni”, dice all’Ansa la capogruppo al Senato Mariolina Castellone. Quelle di Petrocelli “sono considerazioni personali” anche per il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico d’Incà: “Non c’è dubbio sulla posizione del nostro Paese, una condanna dell’aggressione russa e di una ricerca in tutti i modi di una soluzione di pace. La posizione è quella indicata da Conte”, precisa.

Dal resto dell’arco parlamentare però piovono le richieste di dimissioni. Le prime arrivano dalla vicecapogruppo di Italia Viva al Senato, Laura Garavini: “Dopo queste ulteriori dichiarazioni, che seguono gesti concreti come il voto contrario alla risoluzione del Parlamento sulla guerra in Ucraina, non può davvero continuare a ricoprire quel ruolo. Dovrebbe essere lui per primo a fare un passo indietro viste le sue parole”, attacca. Quella di Petrocelli è una “posizione legittima, ma evidentemente incompatibile con la funzione di presidente della Commissione esteri di palazzo Madama”, dice all’AdnKronos il senatore di Forza Italia Andrea Cangini. “Se vuole difendere legittimamente le proprie idee deve fare solo una cosa: dimettersi”. Dal Pd annunciano di voler “chiedere conto, nelle sedi opportune”, al senatore delle sue affermazioni, ma molto più netta è la linea di Andrea Marcucci: “La posizione del Presidente della commissione Esteri del Senato Vito Petrocelli non è più sostenibile. Il M5S deve assumere una decisione”, scrive su Twitter.

L'articolo Ucraina, “350 parlamentari assenti alla seduta con Zelensky”. Bufera su Petrocelli (M5S): “Si dimetta da presidente di Commissione Esteri” proviene da Il Fatto Quotidiano.



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