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lunedì 27 giugno 2022

M5s, Beppe Grillo a Roma: il primo colloquio è con Conte. Sul tavolo l’ipotesi di una deroga al limite del secondo mandato

Ore decisive per il Movimento 5 stelle e per una delle norme fondanti della creatura di Beppe Grillo: il limite dei due mandati per le nuove candidature. Nella tarda mattina di lunedì e come già annunciato, il fondatore M5s è arrivato a Roma e per tutto il giorno farà colloqui con i vertici. Sul tavolo, stando alle ultime indiscrezioni, ci sono gli effetti della scissione di Luigi Di Maio e soprattutto la questione delicatissima delle candidature per chi ha già fatto due giri in Parlamento. La prima persona che il comico ha ricevuto all’hotel Forum, dove di solito alloggia, è stato il presidente del Movimento Giuseppe Conte: il faccia a faccia è durato circa quattro ore e alla fine l’ex premier ha lasciato la struttura da una porta secondaria. Subito dopo, il garante ha incontrato il tesoriere M5s Claudio Cominardi. e il sociologo Domenico De Masi.

Il nodo due mandati e la fretta per il caso Cancelleri – La decisione più attesa rimane quella sulla deroga a una norma che è da sempre considerata intoccabile per i 5 stelle. Dopo il primo turno delle amministrative, l’ex premier aveva annunciato che il M5s avrebbe messo ai voti entro fine mese la questione. Ma perché è urgente decidere? A scalpitare è soprattutto il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri che freme per partecipare alle primarie siciliane per le Regionali, ma ha alle spalle due mandati da consigliere regionale (uno interrotto però prima della scadenza per entrare nell’esecutivo). Attualmente sarebbe -stando alla regola aurea del Movimento- fuori gioco e c’è tempo solo fino al 30 giugno perché possa chiedere la candidatura.

Secondo quanto apprende l’Adnkronos, nei vertici del M5s si ragiona su una ‘micro deroga’, che fisserebbe la percentuale degli eletti ammessi al ‘terzo giro’ ben al di sotto del 10%. Il che aprirebbe le porte del Parlamento e dei Consigli regionali solo a una manciata di grillini forti di due mandati, mentre a Bruxelles gli europarlamentari al ‘terzo round’ si conterebbero sulle dita di una mano. Ammesso che la rete dia il disco verde alla deroga. Che, per aprire la strada a Cancelleri in Sicilia, andrebbe fatta entro e non oltre mercoledì, dunque messa ai voti e ratificata entro 72 ore. Tempi strettissimi. Negli ultimi giorni nei vertici si era infatti convenuto su un rinvio del voto -uno slittamento che non è ancora da escludere- così da mettere il Movimento a riparo da polemiche e frizioni in una fase molto difficile. E anche per la contrarietà del garante e fondatore, convinto difensore di una norma fortemente voluta da lui e Gianroberto Casaleggio.

Eppure c’è chi, nella cabina di comando del Movimento, nelle ultime ore parla di qualche spiraglio, anche se la questione -ieri rimasta fuori dalla discussione del Consiglio nazionale convocato da Conte in serata- è tutta da dirimere – “ancora non si capisce niente”, si sfoga con l’Adnkronos uno dei membri del Consiglio nazionale- e, spiegano alcuni beninformati, non aiutano certo nell’accelerazione del dossier i rapporti non proprio idilliaci tra Grillo e Cancelleri, guastati la scorsa estate, quando si aprì la guerra tra il fondatore e Conte, e il sottosegretario siciliano prese le parti dell’ex premier segnando le distanze da Grillo. Fatto sta, che la mancata candidatura di Cancelleri alle primarie in Sicilia – dove è ormai a lavoro da mesi proprio per preparare la sua corsa sul territorio – costituirebbe un bel pasticcio per il M5s. Oltre a generare una nuova fattura, che potrebbe innescare nuovi addii nelle file del Movimento, a Roma come in Sicilia. Se Cancelleri -in passato considerato vicinissimo a Luigi Di Maio, che, da capo politico, lasciò che abbandonasse la carica da consigliere per assumere quella da sottosegretario a Roma (altra regola grillina infranta)- decidesse di rompere, stando alle voci che circolano nel Movimento potrebbe portarsi dietro 10 parlamentari, compresa la sorella deputata Azzurra Cancelleri, anche lei al secondo mandato.

L'articolo M5s, Beppe Grillo a Roma: il primo colloquio è con Conte. Sul tavolo l’ipotesi di una deroga al limite del secondo mandato proviene da Il Fatto Quotidiano.



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