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domenica 8 dicembre 2024

M5s, in corso il nuovo voto per modificare lo statuto (come richiesto da Grillo). Attesa per il raggiungimento del quorum

Mancano poche ore al risultato del voto bis sullo statuto M5s, ripetuto su volontà di Beppe Grillo, e che, salvo sorprese, dovrebbe confermare il superamento della figura del garante. Ovvero di Beppe Grillo. Gli iscritti del Movimento 5 stelle stanno votanto in questo momento, e hanno tempo fino alle 22, per confermare o ribaltare il risultato del 22-24 novembre. A chiedere di rifare tutto è stato proprio il fondatore del Movimento che ha aperto la guerra contro il leader e presidente Giuseppe Conte. Uno scontro ormai frontale e senza esclusione di colpi. Il primo dato e più atteso è quello del quorum: durante la prima votazione i risultati sono stati schiaccianti a favore della proposta di rifondazione del M5s da parte di Conte e Grillo, per farla saltare Grillo, può solo contare sul mancato quorum (devono votare il 50 per cento +1 degli iscritti perché la consultazione sia valida).

I risultati del primo voto – Il 24 novembre scorso gli iscritti del Movimento 5 stelle si erano già espressi in modo inequivocabile. La prima scelta è stata sull’eliminazione della figura del garante: a favore ha votato il 63,24%, contrari il 29,09%, mentre il 7,67% si è astenuto. Era passato anche il superamento del limite dei due mandati: hanno detto Sì il 72% dei votanti. Approvate inoltre, con più del 50% dei voti tutte le opzioni di revisione della regola da sempre considerata intoccabile per i 5 stelle, tra cui l’elevazione del limite a 3 mandati e la deroga alla candidatura come sindaco e presidente di Regione. Confermato anche l’orientamento progressista e il via libera alle alleanze con altre forze politiche (qui tutti i risultati della prima votazione).

La guerra aperta tra Grillo e Conte – La tensione tra i due leader c’è sempre stata, ma nelle ultime settimana è deflagata in una guerra aperta senza esclusione di colpi. Giuseppe Conte ha chiuso la sua Assemblea costituente del Movimento, annunciando il superamento di alcuni dei pilastri 5 stelle, e da lì sono partiti gli attacchi pubblici. L’atto ufficiale ha provocato le ire di Grillo che, seppur senza mai presentarsi a Roma, a distanza ha iniziato le ostilità. Il primo gesto è stato quello di rompere il silenzio: martedì, alle ore 11.03, ha pubblicato un video registrato dentro un carro funebre. “I valori del M5s sono scomparsi”, ha declamato il comico dall’auto. “Siete diventati un partito che non riconosco più”. E ha attaccato direttamente Conte definendolo “Mago di Oz” e accusandolo di “non farsi trovare”, “ignorare le sue proposte” e, di fatto, di essere un traditore. Nel messaggio Grillo ha lasciato intendere di “avere già perso” e ha invitato chi non la pensa come lui di “farsi il suo simbolo”. E ha invitato “ad andare a funghi”, invece di votare, lasciando intendere che per salvare la sua idea di Movimento sarebbe stata necessaria una diserzione di massa delle urne virtuali. Il secondo e ultimo gesto provocatorio del comico è stata poi la lettera, inviata a votazioni in corso, recapitata a Elly Schlein. “Lettera di referenza per candidare Conte nel Pd”, recitava il testo. Ovvero: una lunga missiva in cui Grillo si è preso gioco dell’ex premier e lo ha presentato come un politico “inaffidabile” e interessato “solo alle poltrone” e per questo perfetto per il Partito democratico. Difficile per Grillo pensare a un’offesa peggiore.

La risposta di Conte – Una situazione evidentemente irrecuperabile ed il risultato delle nuove votazioni servirà solo a certificare le distanze tra il fondatore del Movimento e l’ex presidente de Consiglio. Conte, dal canto suo, ha scelto di rispondere con un video dove ribadisce che, chi si è allontanato dalla sua comunità è Beppe Grillo “che ora ne rivendica un diritto di patronato”,ha attaccato da Accordi e Disaccordi sul Nove. L’accusa è quella di comportarsi come un “monarca assoluto” che si rifiuta di riconoscere “il percorso che stanno facendo queste persone, un percorso di persone adulte e mature che da anni su suo incitamento ed ispirazione stanno portando avanti delle battaglie e che con passione hanno vinto tante sfide. Ed oggi, ha detto ancora, “questo percorso viene disconosciuto dal garante stesso perchè questa comunità ha deciso “addirittura” di realizzare il principio fondativo del Movimento: la democrazia partecipativa”. Il leader M5s ripercorso le tappe che lo hanno portato in politica, sottolineando come sia stato proprio Grillo a “pregarlo” di scendere in campo: “Per due tre mesi”, ha ricordato, “ho preso del tempo perché ero consapevole dei nodi irrisolti, a partire da ruolo del Garante”. Ora però, “la base del Movimento ha scelto i quesiti, e purtroppo per lui di defenestrare questa figura“. E, ha chiuso Conte, la richiesta di Grillo di rivotare “è un estremo esercizio da sovrano assoluto” tanto che il consiglio al comico genovese è di provare a fare una “fondazione, perchè in quella è consentito essere antidemocratici e può decidere di mettere chi vuole”.

L'articolo M5s, in corso il nuovo voto per modificare lo statuto (come richiesto da Grillo). Attesa per il raggiungimento del quorum proviene da Il Fatto Quotidiano.



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