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lunedì 4 febbraio 2019

Caso Diciotti, Salvini ai 5 stelle: “Il sì a procedere sarebbe un precedente grave”

Fico dice che si farebbe processare? Scelgano, in scienza e coscienza, io sono tranquillo. Ritengo di non aver commesso reati e quello che ho fatto era anche nel programma di Governo”. Entro fine marzo il Senato dovrà decidere se dare o meno l’autorizzazione al tribunale dei ministri a procedere contro di lui per la gestione dei migranti a bordo della nave Diciotti e Matteo Salvini ostenta sicurezza: “Deciderà il Senato, non chiedo nulla a nessuno”, ha aggiunto il vicepremier durante il programma Quarta Repubblica su Rete 4. Ma il ministro dell’Interno ha lanciato un messaggio chiaro agli alleati 5 stelle, che dibattono sulla linea da prendere: il sì della Giunta per le autorizzazioni a procedere “sarebbe un precedente grave non per Salvini, ma perché vorrebbe dire che una parte della magistratura decide quello che il governo può o non può fare. Domani può toccare al ministro dell’Ambiente o dei Trasporti”.

I rapporti con gli alleati di governo sono difficili da mesi e si sono fatti più tesi nelle ultime settimane, con l’avvicinarsi delle elezioni europee. Oltre al caso della nave della Guardia costiera carica di migranti tenuta per giorni senza un posto in cui sbarcare, sul tavolo ci sono la questione della Tav e il Venezuela. “Tra persone di buon senso l’accordo si trova”, ha spiegato il segretario della Lega. “Ma se qualcuno continua ad insultarmi e darmi del rompicoglioni le cose si fanno più complicate“, ha aggiunto. A cosa si riferisce il capo del Viminale? Alle parole pronunciate da Alessandro Di Battista il 2 febbraio: “Se la Lega intende andare avanti su un buco inutile che costa 20 miliardi e non serve a niente tornasse da Berlusconi e non rompesse i coglioni, chiaro?”, aveva detto l’esponente del M5s parlando della Tav. “Non ho bisogno di essere ripulito da Di Battista, la pulizia me la danno gli italiani”, ha aggiunto Salvini, durante la registrazione.

Il tema dell’Alta velocità resta un punto di frattura tra le due anime del governo. Ma su questo i toni del segretario del Carroccio si fanno più accomodanti: la Tav “dovrebbe essere un vanto per l’Italia. Se i lavori partono il primo treno passa nel 2030, ma non dipende solo da me, faccio parte di un’alleanza. Su questo non siamo d’accordo e cerchiamo una soluzione“.

L'articolo Caso Diciotti, Salvini ai 5 stelle: “Il sì a procedere sarebbe un precedente grave” proviene da Il Fatto Quotidiano.



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