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domenica 17 febbraio 2019

Diciotti, malumori nel M5s per il quesito su Salvini. Consiglieri comunali Torino: “Imbarazzante e mal posto”

Ieri erano stati i primi ad annunciare il loro voto a favore del processo per Matteo Salvini. Oggi sono i più espliciti a manifestare malumore per il quesito scelto dal blog delle Stelle sul voto deò caso Diciotti. “Ridicoli“, “imbarazzante”, “vergognatevi“, sono alcuni dei termini usati dai pentastellati eletti al consiglio comunale del capoluogo piemontese per riferirsi al modo con cui su Rousseau sarà posta l’opzione dei voto. La consultazione avverrà lunedì dalle 10 alle 19 e gli iscritti del M5s dovranno rispondere a una domanda: “Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato?” Due le possibili risposte al quesito: “Sì, quindi si nega l’autorizzazione a procedere” oppure “No, quindi si concede l’autorizzazione a procedere“.

Consiglieri M5s Torino: “Quesito imbarazzante” – “Siete ridicoli. Fate pena! Dovete solo vergognarvi!” attacca su Facebook la consigliera Maura Paoli mentre il collega di gruppo Damiano Carretto parla di “quesito imbarazzante e mal posto. Non sto capendo se a Roma stiano facendo di tutto per distruggere il Movimento 5 Stelle in maniera inconsapevole o consapevole. A volte il dubbio viene”. Per Daniela Albano “i magistrati devono poterci dire se le decisioni di Salvini, oltre ad essere moralmente inaccettabili, costituiscano anche un reato penale. Per questo voterò per consentire l’autorizzazione a procedere e – precisa – sarà un voto per chiedere verità e giustizia sul caso Diciotti ma non per salvare la dignità del M5s che a mio parere l’ha persa nel momento in cui chiede agli iscritti di esprimersi su uno dei principi cardine della propria ideologia politica. Non è leale costruire un movimento politico su pochi principi cardine condivisi e poi rimetterli in discussione a seconda delle esigenze politiche del momento”.

Nugnes: “Dobbiamo votare no per dire sì?” – Critica col quesito online è anche la senatrice Paola Nugnes. “Dobbiamo votare NO per sostenere il SI?“, scrive, accompagnando la scritta con una emoticon che imita l’urlo di Munch. La parlamentare già nei giorni scorsi aveva criticato la decisione dei vertici pentastellati di affidare al voto sulla piattaforma Rousseau il compito di decidere sulla richiesta del Tribunale dei ministri di processare il ministro dell’Interno: “Non sono temi sui quali si possa ricorrere al voto online aveva detto”, aveva detto. Critica il voto online anche la senatrice dissidente Elena Fattori. “Voterò sì. Nel nostro programma è prevista l’abolizione di ogni tipo d’immunità per ministri e parlamentari. Non sono dissidente  sono coerente. Il nostro programma parla chiaro, non sono stata eletta in base al contratto di governo. Io ho un vincolo rispetto al programma del Movimento e basta”, dice in una intervista al Quotidiano Nazionale. Annuncia il voto a favore del processo a Salvini la deputata Doriana Sarli: “Al quesito su Rousseau voterò No, ossia Sì all’autorizzazione a procedere”, scrive su su Facebook.

D’Uva: “Perseguito interesse pubblico – Sono a favore della scelta del blog delle Stelle – e contrari all’autorizzazione a procedere per Salvini – due sottosegretari come Mattia Fantinati e Vincenzo Santangelo. “Votate su Rousseau sul caso Diciotti! Quando si esprimono gli iscritti è importante. Siamo gli unici a non aver paura dei giudizi dei cittadini, anzi a richiedere la loro partecipazione. Perché la buona politica è ascoltare. E noi lo facciamo”, scrive su twitter il primo. “Ritengo che l’autorizzazione a procedere contro Salvini non vada concessa perché si tratta di una scelta collegiale del consiglio ministri. Non saremmo dovuti arrivare a questo. Salvini avrebbe dovuto rinunciare al voto e farsi processare. La scelta finale spetterà comunque alla base. Voteremo sì se questa sarà la volontà che emergerà dalle consultazioni onlin”, dice il secondo. “In merito al caso Diciotti abbiamo ribadito più volte che il ministro dell’interno ha agito in nome di tutto il governo. Questo perché, a nostro avviso, è stato perseguito un interesse pubblico. Per la decisione finale abbiamo sentito il dovere di coinvolgere i cittadini tramite il voto online sul blog, seguendo i principi del MoVimento 5 Stelle. Questo significa partecipare e decidere insieme. Continuiamo ad essere un esempio di democrazia partecipata per tutti”, scrive su facebook Francesco D’Uva, capogruppo M5s alla Camera.

Polemiche nei commento sul blog – Anche sul blog delle Stelle, alcuni commentatori hanno attaccato la scelta del quesito. “Ma state orientando il voto. Che cazzo ci sta succedendo ragazzi?”, chiede Roberto CherubiniGiorgio Masari si domanda “Idioti o furboni?”, mentre Niccolò Bellandi ragiona: “Ma vi siete accorti che le risposte sono formulate in maniera opposta rispetto a come vengono poste sui media?!! É sempre stato detto che il No era per impedire l’autorizzazione, invece qui é formulata nel senso opposto. In questo modo non può che generare confusione!”. E Randa: “Continuate a fare le domandine trabocchetto da prima Repubblica. Avanti così. Alle prossime elezioni prevedo che nostri molti politici emigreranno verso la Lega (dato che il movimento morirà) per non perdere la poltrona”.

L'articolo Diciotti, malumori nel M5s per il quesito su Salvini. Consiglieri comunali Torino: “Imbarazzante e mal posto” proviene da Il Fatto Quotidiano.



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