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giovedì 30 maggio 2019

M5s, oggi gli iscritti al voto su Di Maio. Fico in assemblea: “Problema non è Luigi, dobbiamo lavorare insieme sul territorio”

I parlamentari hanno rinnovato la fiducia a Luigi Di Maio e al governo, ora tocca al voto degli iscritti al Movimento 5 stelle. Oggi, dalle 10 alle 20, sulla piattaforma Rousseau sono chiamati a confermare il loro capo politico. Che intanto ha superato positivamente l’esame dell’assemblea. “Non sono emerse criticità, abbiamo deciso che il governo deve andare avanti“, ha affermato il capogruppo M5s a Montecitorio, Francesco D’Uva, al termine della riunione durata sei ore. Uno degli ultimi interventi, significativo e atteso, è stato quello del presidente della Camera, Roberto Fico: “Il problema non è Luigi, ma siamo tutti e dobbiamo lavorare insieme. Serve più lavoro sul territorio“, ha affermato.

All’assemblea degli eletti hanno partecipato tutti i big del M5s, incluso Alessandro Di Battista. Segno di un’assemblea fondamentale per le strategie future. Di Maio d’altronde, prendendo la parola, è stato chiaro: “Volete ancora sostenere questo governo? Conte vuole saperlo”. Alla fine qualche critica c’è stata ma sempre in clima di rinnovo della fiducia al capo politico. “È da vecchia politica mettere in discussione il leader dopo una sconfitta. Almeno abbiamo un vertice, il problema è che mancano gli altri“, ha detto Fico ai parlamentari. “Dobbiamo riprendere i nostri valori e capire quali sono quelli fondanti“, ha esortato il presidente della Camera. “Vogliamo provare a diventare un partito politico classico oppure vogliamo fare il Movimento 5 stelle, che è molto più difficile? Non ho soluzioni, penso che dobbiamo trovare una via“, ha aggiunto Fico.

La riforma dell’organizzazione interna è il tema su cui molto si è discusso all’interno dell’assemblea, dove per al prima volta nella storia recente del M5s, al termine del discorso di Di Maio lo staff della comunicazione è stato fatto uscire. Serve “una strutturazione migliore” del Movimento, che “non sarà un compito solo in capo a Di Maio, ma la fiducia a Luigi va ribadita”, è la sintesi che fa Alessandro Di Battista ai cronisti al termine dell’assemblea M5s. Troppi incarichi a Di Maio? “Il nostro limite è che siamo brave persone e quindi abbiamo scelto i ministeri più complicati e abbiamo fatto i provvedimenti più complicati”, ha spiegato l’ex parlamentare.

“Luigi, scusa se non ti ho aiutato abbastanza”, avrebbe invece detto Di Battista durante la riunione, spingendo per una riorganizzazione più “movimentista” dei Cinquestelle. Anche il senatore e giornalista Primo Di Nicola, fresco di dimissioni da vicecapogruppo, ha ribadito “fiducia piena in Di Maio, ha fatto un miracolo. Alla fine, le critiche su cui lo stesso vicepremier ha voluto calcare la mano – “Anche io ho una dignità e negli ultimi due giorni mi sono sentito dire di tutto” – si sono ridotte alle sole uscite di Luigi Paragone. Il senatore nel suo intervento ha spiegato  che “le mie parole sono state fraintese” e ha chiesto a Di Maio: “Hai ancora fiducia in me?”. Confermando invece i dubbi sul fatto di dare due ministeri alla stessa persona.

Più seguito ha avuto invece l’intervento del deputato Emilio Carelli che ha parlato della necessità di “valutare se sia necessario un cambio della compagine ministeriale”. I suoi dubbi sull’attuale squadra di ministri (peraltro tutti presenti) sono stati condivisi da molti e la richiesta di una cambio è all’ordine del giorno. Prima però, serve la fiducia piena a Di Maio per tornare al tavolo con il premier Giuseppe Conte e Matteo Salvini e definire le prossime tappe dell’esecutivo.

L'articolo M5s, oggi gli iscritti al voto su Di Maio. Fico in assemblea: “Problema non è Luigi, dobbiamo lavorare insieme sul territorio” proviene da Il Fatto Quotidiano.



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