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lunedì 9 settembre 2024

M5s, il messaggio di Virginia Raggi a Giuseppe Conte: “Se lo statuto dà dei poteri a Beppe Grillo e lui li esercita fa bene”

Beppe Grillo o Giuseppe Conte? “Oggi il M5s ha uno statuto che è una sorta di regolamento che disciplina cosa si può fare e cosa non si può fare nel M5s. Se questo statuto dà a Beppe Grillo dei poteri e lui li esercita fa bene. La cosa più brutta è trasformarsi in quello che si è sempre detto di voler combattere, è terribile”. A dirlo è l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi nella prima puntata di A casa di Maria, il nuovo programma di Maria Latella in onda da domani, 10 settembre, in seconda serata su Rai3. E se finisse a carte bollate?, chiede Latella. “Sicuramente non sarei io l’avvocato – ironizza Raggi – La questione mi lascia un po’ scossa, turbata. Mi dispiace molto, da persona che ha creduto molto e crede nel Movimento. Se si arriverà alle carte bollate se la vedranno gli avvocati”.

Non c’è un M5s a cui è più affezionata, tra quello delle origini di Grillo e quello più recente di Conte, risponde l’ex sindaca. “Sono entrata nel Movimento nel 2010-2011 – racconta -, quando rappresentava un’idea diversa di fare politica. Proviamo a fare politica mettendo insieme le buone idee e superando determinate ideologie e cerchiamo di lavorare concretamente per il benessere dei cittadini. Io ho deciso di entrare in politica per quel progetto, in quello mi riconosco. Se avessi voluto fare politica per fare politica forse sarei entrata in un partito. Io ho fatto una scelta diversa. Il Movimento nasce come idea, come metodo, come possibilità e io credo che oggi ci sia bisogno di tornare a quel metodo e a quel laboratorio, altrimenti si diventa solo la brutta copia degli altri partiti”. Raggi racconta che sente Grillo regolarmente, compresi gli auguri per le vacanze.

L’ex dirigente del Movimento dice di non credere al cosiddetto campo largo e in generale alla permanenza stabile dei 5 Stelle nel centro sinistra. “Il Movimento – risponde Raggi alla domanda di Maria Latella – è nato con una missione totalmente diversa, quella di presentarsi come alternativa al sistema all’epoca bipolare, ma il bipolarismo sta tornando forte. Rappresentava un’alternativa per tanti elettori che non si riconoscevano più né a destra né a sinistra. Abbiamo sempre combattuto i partiti tradizionali quindi oggi andare a braccetto direttamente con loro francamente mi sembra una regressione totale, quasi un tradire la missione del Movimento”. Secondo l’ex sindaca “moltissimi elettori si sono allontanati perché il M5s ha iniziato a compiere una serie di movimenti non chiari, e continuare a rimanere in quell’ambito non credo avvicinerà altri elettori. Anzi, li farà allontanare. Perché un elettore tra un partito di sinistra, storico, radicato sul territorio come è sicuramente il Pd, e il M5s che si ricicla come partito di sinistra, forse sceglie l’originale e non la copia“.

Quanto alle leader che guidano i due principali partiti italiani Virginia Raggi risponde da una parte che la premier Giorgia Meloni “premesso che ci sono delle differenze politiche incolmabili”, “è una donna molto tenace che sa quello che vuole e che è riuscita da 4% del suo partito, quando era all’opposizione, ad arrivare a governare un Paese. Nel bene e nel male è tenace e determinata”. Dall’altra parte la segretaria del Pd Elly Schlein “è riuscita contro tutti i pronostici a riprendersi il partito e riportarlo un po’ più a sinistra di quanto non lo avessero fatto i suoi predecessori, però mi sento francamente molto lontana da entrambe“.

L'articolo M5s, il messaggio di Virginia Raggi a Giuseppe Conte: “Se lo statuto dà dei poteri a Beppe Grillo e lui li esercita fa bene” proviene da Il Fatto Quotidiano.



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